La domanda suscita crescente apprensione ai massimi livelli di governo: cosa accadrebbe se il bilancio “Secu” per il 2025 non fosse approvato? Mentre il testo doveva essere presentato lunedì 2 dicembre ai deputati, il primo ministro Michel Barnier ha deciso di farlo adottare senza votazione basandosi sull'articolo 49.3 della Costituzione, provocando la presentazione di due mozioni di censura, dalla sinistra e dal Raggruppamento Nazionale. Pertanto, il governo potrebbe cadere e il disegno di legge sul finanziamento della previdenza sociale (PLFSS) verrebbe considerato morto.
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Tale ipotesi è stata avanzata in termini molto allarmistici da Elisabeth Borne: “Se il bilancio della Previdenza Sociale viene censurato, ciò significa che, il 1È Gennaio [2025], la tua carta Vitale non funziona più » e quello “Le pensioni non si pagano più”ha dichiarato il 24 novembre al LCI il deputato del Calvados ed ex primo ministro. Un’affermazione senza dubbio esagerata se ci basiamo sulle spiegazioni di Dominique Libault, presidente del Consiglio superiore per il finanziamento della protezione sociale: se la Francia si trovasse senza PLFSS all’inizio del prossimo anno, lo Stato sociale “non si fermerebbe immediatamente”ha detto: “Le prestazioni sociali verrebbero pagate e i contributi continuerebbero a essere raccolti. »
C’è però un punto che preoccupa tutti coloro che conoscono il nostro sistema di solidarietà: è la capacità di indebitamento dell’Agenzia Centrale per gli Enti di Previdenza Sociale (Acoss). “Ogni anno, questo operatore è autorizzato, dal bilancio “Secu”, a raccogliere fondi sui mercati finanziari, entro il limite di un tetto che è stato portato da 45 miliardi di euro a 65 miliardi di euro nel 2025, per soddisfare le esigenze esigenze di flussi di cassa dei regimi”sottolinea Elisabeth Doineau, senatrice (Unione Centrista) della Mayenne e relatrice generale della commissione affari sociali del Palazzo del Lussemburgo. Secondo lei è necessario “Acoss è dotata di questa autorizzazione, altrimenti non si potrebbe garantire il pagamento di tutte le prestazioni sociali, e in tempi brevissimi”.
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Lo stesso problema si pone per il fondo pensione degli ospedalieri e dei dipendenti pubblici locali, prosegue MMe Doineau: “Beneficia anche di un’autorizzazione al prestito di 13 miliardi di euro per il 2025, grazie al PLFSS. Se ne viene privato, potrebbe non essere più in grado di concedere pensioni. »
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