di Claude Chendjou
PARIGI (Reuters) – I principali mercati azionari europei, ad eccezione di Londra, hanno chiuso in ribasso mercoledì tra i timori di una guerra commerciale, mentre Wall Street era in rosso a metà sessione, colpita dal calo dei titoli tecnologici dopo risultati societari e macroeconomici contrastanti. indicatori negli Stati Uniti.
A Parigi, il CAC 40 ha chiuso in ribasso dello 0,72% a 7.143,03 punti, con il rischio crescente di una mozione di censura contro il governo di Michel Barnier. Il Dax tedesco ha perso lo 0,18%. Il Footsie britannico si è distinto con un guadagno dello 0,20% grazie soprattutto al solido rialzo del settore immobiliare.
L’indice EuroStoxx 50 ha perso lo 0,61%, il FTSEurofirst 300 lo 0,23% e lo Stoxx 600 lo 0,19%.
Alla chiusura in Europa il Dow Jones ha ceduto lo 0,04%, lo Standard & Poor’s 500 dello 0,42% e il Nasdaq dello 0,96%.
Mercoledì la seconda stima del PIL statunitense per il terzo trimestre ha mostrato una crescita del 2,8% annualizzato, mentre le richieste di disoccupazione nel paese sono scese la scorsa settimana a 213.000, segnali di un’economia ancora forte nonostante la stretta monetaria in atto.
L’indice di inflazione PCE negli Stati Uniti è aumentato leggermente in ottobre, del 2,3% su base annua. Se questo indicatore sarà in linea con le aspettative, resterà al di sopra dell’obiettivo del 2% della Federal Reserve americana (Fed).
I verbali della riunione di novembre della Fed, pubblicati martedì, hanno mostrato che i politici sono apparsi divisi sulla portata dei futuri tagli dei tassi di riferimento.
I commercianti, da parte loro, sono preoccupati per le conseguenze del programma del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, che vuole ridurre le tasse e aumentare i dazi doganali, cosa che potrebbe rilanciare l’inflazione, innescare una guerra commerciale e pesare sulla crescita globale.
In rosso le mega-cap come Nvidia (-3,14%) e Microsoft (-0,70%), mentre il settore delle nuove tecnologie crolla dell’1,71% con dubbi sulla ripresa del mercato dei PC dopo le previsioni di HP (-12,66%) e Dell (-12,92%).
In Europa, il settore tecnologico ha chiuso in ribasso dell’1,37%, sulla scia del Nasdaq, mentre il settore automobilistico (-0,37%) è stato ancora una volta penalizzato dagli annunci di Donald Trump sulle sovrattasse doganali.
A Parigi, l’incertezza politica legata al possibile rovesciamento del governo di Michel Barnier ha pesato sui titoli bancari.
VALORI IN EUROPA
Teleperformance è scesa del 2,06% dopo l’annuncio da parte del gruppo dell’acquisto di ZP Better Together per 490 milioni di dollari, un’iniziativa considerata rischiosa da alcuni investitori, secondo RBC.
EasyJet (-0,40%) ha chiuso in rosso dopo aver pubblicato un utile annuo inferiore alle aspettative.
Grifols crolla dell’8,39% dopo la notizia secondo cui il fondo d’investimento canadese Brookfield avrebbe intenzione di abbandonare il suo piano di acquisizione del gruppo farmaceutico spagnolo.
GLI INDICATORI DI OGGI
Secondo l’indice GfK e l’indice dell’Istituto di Norimberga per le decisioni di mercato (NIM), il morale dei consumatori tedeschi dovrebbe scendere più bruscamente del previsto a dicembre, a -23,3 punti, con le famiglie preoccupate per l’impatto dei tagli ai posti di lavoro.
CAMBIAMENTI
Mercoledì il dollaro USA è sceso dello 0,87% contro un paniere di sei valute di riferimento dopo gli indicatori della giornata. Tuttavia, a partire dal 6 novembre, sulla scia delle elezioni presidenziali americane, il biglietto verde ha guadagnato circa il 30%.
L’euro è rimbalzato dello 0,88%, a 1,0580 dollari, e la sterlina britannica dello 0,90%, a 1,2678 dollari.
VALUTARE
Mercoledì i rendimenti dei titoli del Tesoro USA sono scesi mentre gli investitori si sono precipitati verso i titoli di Stato statunitensi in seguito alla pubblicazione dei sondaggi sulla fiducia dei consumatori in Europa, mentre i timori sull’inflazione statunitense sono stati temporaneamente relegati in secondo piano, essendo i dati coerenti con le stime.
Mercoledì il Tesoro americano organizzerà anche un’asta per 44 miliardi di dollari in obbligazioni a sette anni, dopo le aste a due e cinque anni che questa settimana sono state particolarmente ben accolte dal mercato.
Il rendimento dei titoli del Tesoro decennali si è eroso di 5,6 punti base, al 4,2459%.
In Europa, martedì il differenziale di rendimento tra i titoli decennali francesi e tedeschi è salito a 90 punti base (pb), il livello più alto in oltre 12 anni, prima di scendere a circa 85 pb.
Il Raggruppamento Nazionale (RN) ha promesso di censurare il governo di Michel Barnier se la legge finanziaria del Primo Ministro (PLF) per il 2025 ridurrà il potere d’acquisto dei francesi.
Il rendimento del Bund tedesco a dieci anni ha chiuso in ribasso di 3,2 punti base, al 2,167%, mentre il suo equivalente francese ha chiuso praticamente invariato, al 3,019%.
OLIO
I prezzi del petrolio sono in calo dopo l’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah e l’annuncio di un aumento inaspettato delle scorte di benzina negli Stati Uniti:
Il Brent ha perso lo 0,19% a 72,67 dollari al barile e il greggio leggero americano (West Texas Intermediate, WTI) lo 0,12% a 68,69 dollari.
(Scritto da Claude Chendjou, a cura di Blandine Hénault)