João Pereira, allenatore dello Sporting, parlando ai giornalisti dopo la partita con l'Arsenal allo stadio José Alvalade:
[Análise ao jogo]
«I primi 20 minuti del secondo tempo sono stati molto positivi fino al rigore. Abbiamo reagito bene. Abbiamo fatto il 3-1, eravamo vicini al 3-2, poi abbiamo preso il rigore.
Ci sono tre punti. È un grande risultato, ma dobbiamo reagire, perché sabato abbiamo la partita. Abbiamo iniziato male la partita perché abbiamo subito gol molto presto. Usciamo di qui con i primi 20 minuti del secondo tempo”.
[Derrota traz toda a gente à terra de uma forma demasiado dura?]
«Non mi sembra che i giocatori non avessero i piedi per terra. Sappiamo che contro il Manchester City è stato un grande risultato, ma ogni partita è diversa. Oggi non siamo partiti bene e l'Arsenal è stato superiore nel primo tempo. Nella seconda penso che siamo riusciti ad essere superiori, ma non è bastato.
Non avremo tempo per piangere. Si tratta di alzare la testa e preparare al meglio la partita contro il Santa Clara per tornare a vincere”.
[Só mexeu na equipa quando o Sporting já estava a perder por 4-1. Sentiu falta de soluções no banco?]
“NO. I giocatori entrano in campo nel secondo tempo determinati a cambiare la situazione. Abbiamo fatto 3-1, potevamo fare 3-2 e secondo me non c'era motivo di cambiare squadra. Abbiamo diverse soluzioni in banca e tutti sanno che può essere un’opzione”.
[O que explica a falta de soluções do Sporting na primeira parte?]
«Siamo riusciti ad avere la palla per un po' nel primo tempo, ma non siamo riusciti a creare situazioni pericolose come nella ripresa. Il problema è stato subire gol in anticipo e non reagire nel migliore dei modi. L'Arsenal aveva molta palla, non potevamo essere aggressivi e la ripresa ci ha fatto bene. Era necessario cambiare, adeguarsi.
Sai, sembra che io parli sempre della seconda parte, ma è la cosa positiva che possiamo trarre da qui. Tutti sono tristi e delusi dal risultato”.
[Que mensagem passou aos jogadores ao intervalo?]
«Ho cercato di dare un po' di tranquillità. Perdere 3-0 e subire un gol alla fine del primo tempo ha avuto il suo prezzo. I giocatori erano motivati, hanno creduto nel messaggio che abbiamo lanciato e negli aggiustamenti che abbiamo apportato. Sembravamo un'altra squadra in quei primi 20 o 25 minuti. Il rigore del 4-1 ha complicato tutto”.