Mentre rimane per la storia colui che mandò in pensione Zinedine Zidane, Marco Materazzi vorrebbe incontrare Zinedine Zidane per discutere del famoso colpo di testa nella finale dei Mondiali del 2006.
Diciotto anni dopo, dell’episodio si parla ancora altrettanto. Ma i due principali protagonisti di questo incidente non ne hanno ancora mai parlato. Diciotto anni dopo la testata ricevuta da Zinedine Zidane durante la finale dei Mondiali del 2006, Marco Materazzi vorrebbe però parlare con il trequartista francese dell'episodio.
“Non sto più cercando di scusarmi, ma sarei felice di avere una conversazione con lui ora che sono passati così tanti anni. Non ci sarebbero problemi”ha confidato a Lucky Block, prima di dire tutto il bene che ha pensato del fantasista francese, che conosceva bene avendolo incontrato più volte sui campi di Serie A quando gli ZZ giocavano alla Juventus Torino.
Zinedine Zidane non ha intenzione di rispondergli…
« Non parlo con Zinedine Zidane da quel giorno, non gli avevo mai parlato prima e non gli ho più parlato dopo. Non abbiamo una relazione. È una leggenda del calcio e ho molto rispetto per lui come giocatore e come allenatore, che ha vinto tre Champions League di fila. sussurrò. Non è sicuro, però, che il marsigliese accoglierà l'invito del suo boia nel 2006.
Lo dimostrano i recenti commenti fatti dall'amico Christophe Dugarry su Marco Materazzi. “Zidane non lo perdonerà. Perché dovrebbe perdonarlo? Materazzi lo pubblicizza da anni. Ci ride sopra, si vanta di essere riuscito a farsi sbloccare da Zidane. Materazzi ha passato tutta la sua carriera a prendere a pugni e a fare stupidaggini in campo. È campione del mondo, ha fatto cose incredibili. Ma nelle sue interviste parla sempre di Zizou mentre Zizou non parla mai di lui”ha detto, aggiungendo riguardo ad una possibile riunione tra i due uomini: “Può aspettare fino alla fine dei suoi giorni. Zizou se ne frega di Materazzi mentre Materazzi parla sempre di lui. Il numero di persone che si promuovono parlando su Zizou… Zizou non parla mai. Materazzi, stai zitto!”