L’Argentina vince con una genialità di Messi che mette Lautaro alla pari con Maradona

L’Argentina vince con una genialità di Messi che mette Lautaro alla pari con Maradona
L’Argentina vince con una genialità di Messi che mette Lautaro alla pari con Maradona
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Due volte campione di America. Primo nelle qualificazioni sudamericane con cinque punti di vantaggio Uruguay. Primo in classifica FIFAArgentina Chiude l’anno con una vittoria netta contro il Perù e saluta il 2024 con totale autorità. Il campione del mondo, mano nella mano Lionel Messi e da una squadra tanto seria quanto convinta, continua a dettare tendenza e si muove con decisione verso la Coppa del Mondo 2026.

IL Combinato mantiene intatta la fame, una personalità pura e vincente. È vero che nelle ultime partite gli è mancata freschezza, come se non avesse ancora superato il ritiro Angelo Di Maria. Per qualcosa Lionel Scaloni Ha avvertito che l’anno prossimo avrà bisogno che la maggior parte dei giocatori giochi nelle sue squadre. Un’esigenza che serve da monito affinché nessuno si rilassi e che serve a far riflettere fino a che punto la domanda sia aumentata.

Il fatto è Argentina anche di fronte ai deboli Perù ho riscontrato alcuni problemi per approfondire ed essere proporzionali tra il possesso palla e il numero di situazioni pericolose generate. In ogni caso, senza schiacciare, hanno meritato di vincere e con più di un gol.

Era quello che si supponeva. Era un monologo di controllo e ricerca della palla Argentina, il campione del mondo e leader di queste qualificazioni sudamericane. È stata una resistenza permanente quella del Perù, una squadra fragile, con una sola vittoria in 12 capitoli, che ha iniziato questa data penultima ed è arrivata ultima.

Lionel Scaloni Ha ripetuto in un 4-3-3 gli stessi giocatori che non avevano trovato lucidità ad Asunción, nella sconfitta contro il Paraguay. E l’Argentina, senza brillare, con la sua insistenza, ha generato quattro situazioni limpide nel primo tempo. Il più chiaro è quello di Julián Álvarez su un bastone. Gli altri tre erano palloni “bucati” o incrociati di cui non potevano approfittare. Alexis MacAllister due volte e Gonzalo Montiel il tempo rimanente.

Il Perù, con il suo 5-4-1, si è accontentato di resistere e non ha mai trovato lo spazio e la precisione sufficienti per impensierire Emiliano Martínez in quei 45′ iniziali. Ed è riuscito a resistere fino al 9′ del secondo tempo, fino a quando Messi Ha scarabocchiato a sinistra e l’ha messo al centro, a metà altezza, un bell’aiuto così giusto Lautaro Martinez Disegna un tiro al volo e inchiodalo in un angolo, con l’aiuto di una deviazione su un difensore. E non si è trattato dell’ennesimo gol del marcatore dell’Inter. Era il suo 32esimo grido albiceleste, lo stesso numero festeggiato da un certo Diego Maradona

Successivamente non è successo quasi più nulla. Il Perù non si è nemmeno avvicinato a Dibu Martínez e sembrava felicissimo della sconfitta per un gol di differenza.

Argentina Ha continuato ad avere difficoltà ad andare più in profondità. E c’era spazio solo per pochi cambiamenti: la partenza per un fastidio muscolare di Gonzalo Montiel e l’esordio nella Nazionale Maggiore di Giuliano Simeonetra le altre modifiche.

Così l’albiceleste e il suo capitano chiudono un altro anno di successi. E nonostante qualche dubbio nelle ultime partite, puntano molto di più.

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Scheda tecnica

1.Argentina: Emiliano Martinez; Gonzalo Montiel (m.75, Nehuén Pérez), Leonardo Balerdi (m.89, Facundo Medina), Nicolás Otamendi y Nicolás Tagliafico; Rodrigo De Paul (m.80, Giuliano Simeone), Enzo Fernández, Alexis Mac Allister (m.89, Leandro Paredes); Lionel Messi, Lautaro Martínez (m.80, Giovani Lo Celso) e Julián Álvarez. Allenatore: Lionel Scaloni.

0. Perù: Pedro Gallese; Andy Polo (m.85, José Rivera), Miguel Araujo, Carlos Zambrano, Alexander Callens e Luis Advíncula; Oliver Sonne (m.72, Edison Flores), Jesús Castillo e Sergio Peña (m.85, Piero Quispe); Paolo Guerrero (m.62, Gianluca Lapadula) e Álex Valera (m.72, Bryan Reyna). Allenatore: Jorge Fosatti.

Gol: 1-0, m.55: Lautaro Martínez.

Arbitro: Il colombiano Wilmar Roldán ha ammonito Miguel Araujo, Carlos Zambrano e Gianluca Lapadula.

Incidenti: Partita della dodicesima giornata delle qualificazioni sudamericane ai Mondiali 2026 giocata allo Stadio Alberto J. Armando ‘La Bombonera’, della Città di Buenos Aires

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