L’FC Barcelona sta facendo progressi nel rinnovare i dirigenti della sua squadra secondo la pianificazione pianificata dalla squadra. Una delle stelle culés il cui contratto scade nel 2026 è Pedri González. Il nativo di Tenerife ha lasciato dietro di sé i fantasmi dei suoi ricorrenti problemi fisici in questa stagione e, in vista di Spagna-Svizzera, ha chiarito cosa pensa del futuro.
“Sono molto tranquillo, se ne occupano i miei agenti; Non ho avuto notizie, va tutto bene.”ha commentato quello di Tegueste rispondendo ad una domanda relativa al suo rinnovo. L’8′ si è affermato nell’XI di Hansi Flick, aggiungendo 3 gol e 2 assist in 17 partite (1.223 minuti) in cui ha alternato il ruolo di centrocampista con quello di centrocampista/interno.
In questo senso, Pedri ha dichiarato di sentirsi bene fisicamente nonostante il carico di partite con il Barça e la Nazionale. “Sto ritrovando il mio corpo. Quando ricadi, cerchi soluzioni finché non trovi la chiave. “Ho trovato quello che fa per me e ho la continuità che mi piace”, ha spiegato il calciatore 21enne.
Pedri, contento per il suo ruolo in Nazionale, nonostante il diverbio con Dani Olmo
Riferendosi al suo ruolo in campo, il tegueste ha ribadito di essersi trovato a suo agio con Hansi Flick e Luis de la Fuente, oltre ad aver alternato più minuti nella Roja dopo l’infortunio durante l’Europeo. “Sia in Nazionale che nel Barça mi sento a mio agio. “È un ottimo inizio di stagione e spero che lo sia per molto tempo.”
A questo proposito è stato lo stesso De la Fuente a risolvere il dibattito sui motivi per cui Pedri e Dani Olmo non giocano insieme in Nazionale. Per l’allenatore “è molto facile farli combaciare”quindi non vale la pena insistere sull’argomento.
“Abbiamo giocatori così bravi e così tante opzioni che a volte dobbiamo giocare con quella formazione e altre volte con un’altra. Possono giocare insieme, ma anche con altri compagni di squadra. Non è un dibattito. Non la vedo così, anzi, il contrario”, ha detto l’allenatore del Rioja. Questo lunedì, a Tenerife, è probabile che il culé dell’8 comincerà in casa, mentre quello di Terrassa, che si presenta a Copenhagen, potrebbe riposarsi.
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