Pecco Bagnaia non è quindi riuscito a ribaltare la situazione del campionato per impedire il titolo a Jorge Martín, leader dal GP di Aragón e alla fine coronato da dieci punti. Giunto per il terzo anno consecutivo all'ultima gara in lotta per il titolo, il pilota della Ducati si è trovato questa volta in una posizione molto sfavorevole, che la sua copia perfetta di questo fine settimana non è riuscita a cancellare.
È con gli onori dell'undicesima vittoria che Bagnaia conclude una stagione movimentata, durante la quale è stato autore di grandi prestazioni nonché di ritiri con gravi conseguenze nella classifica generale. Entrò nella cerchia ristretta di chi ha vinto più di dieci volte nella stessa stagione, dove il pilota Pramac ha vinto solo tre volte nell'arco di 20 Gran Premi. Entrambi hanno aggiunto sette vittorie in gare sprint, con Bagnaia anche in leggero vantaggio in qualifica.
In duello per il secondo anno consecutivo, il loro dominio è diventato una trappola per Bagnaia quando avrebbe voluto che altre moto si unissero alla lotta per respingere il pilota Pramac e privarlo di punti. Non poteva contare su di esso in Malesia, dove ha respinto il primo match point di Martín ma lo ha visto finire secondo. Così è stato però a Barcellona, con Enea Bastianini in volata e Marc Márquez domenica, solo Martín aveva abbastanza vantaggio per prevederlo.
Prima dell'ultimo atto di domenica, il divario tra Martín e Bagnaia sarà stato uno yo-yo permanente, uno “campionato degli errori”come lo ha descritto l'italiano con, che lo riguardavano, sette cadute e diversi problemi tecnici o di gomme. Il pilota della Ducati ha espresso il suo rammarico senza aspettare questa finale, e ammette di aver finalmente accettato la sconfitta di Sepang.
“Lo avevo già accettato dopo la mia gara sprint in Malesia,” ha dichiarato questa domenica al sito ufficiale della MotoGP. “Ho capito che sarebbe stato molto difficile vincere il campionato, quindi ho provato a fare del mio meglio in queste tre gare ma non è stato sufficiente”.
Nonostante l'esperienza delle due stagioni precedenti, Bagnaia ammette che alla fine gli è mancata una certa maturità, essendosi reso colpevole di errori che Martín è riuscito appunto a cancellare. “Jorge ha imparato in questa stagione che a volte è meglio essere pazienti e finire secondo piuttosto che vincere. Ha fatto un lavoro fantastico e merita il titolo.” saluta.
“Da parte nostra non avremmo potuto fare niente di meglio. Penso che se si sommano tutti gli altri piloti, non raggiungono le mie vittorie in questa stagione,” continua Bagnaia, un po' amareggiato mentre è in testa a 18 successi tra Gran Premi e sprint. “Possiamo quindi ritenerci molto soddisfatti, ma per il prossimo anno dobbiamo migliorare in alcuni ambiti”.
“Forse devo capire meglio certe situazioni perché sono stato messo fuori tre volte da un altro pilota, ho avuto un problema con la moto e poi sono caduto quattro volte per piccolissime cose… Devo migliorare e cercherò di farlo per il prossimo anno. Sono un pilota che non si arrende mai, ma a volte è meglio pensare di più e finire quarto o quinto piuttosto che cadere, ed è qualcosa che imparerò.”
Bagnaia si è soffermato molto sui suoi errori, che non rendono giustizia alle impressionanti prestazioni ottenute, con le sue 11 vittorie nei Gran Premi su un totale di 16 podi, oltre a sette vittorie in sprint e sei pole position.
“Era un campionato con due facce, credo: forza e costanza. Jorge aveva costanza e noi avevamo forza. Abbiamo dominato completamente, ma non è bastato perché Jorge aveva 16 secondi posti [six en sprint et dix en GP, ndlr] ed io due. È qualcosa che devo imparare e lo studierò”.
Pecco Bagnaia n’a plus rattrapé Jorge Martín depuis le GP d’Aragón.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Un riavvicinamento quest’estate, che non è durato
È proprio a Barcellona che Bagnaia ha mostrato il suo ritardo più grande in questa stagione: era infatti a 44 punti di distacco dopo lo sprint del GP di Catalogna, a maggio, ben prima che il circuito fosse scelto per ospitare un secondo appuntamento per la finale del campionato. Questa prima parte di stagione piuttosto caotica, costellata di ritiri, lo ha visto regolarmente apparire in quarta o quinta posizione assoluta, mentre Martín non è mai sceso sotto il terzo posto.
Una lunga serie di risultati dalla gara di domenica in Catalogna hanno visto Bagnaia cancellare il suo ritardo, scambiandosi anche più volte posizione durante l'estate. Ha riconquistato il comando in Germania (mostrando il suo più grande vantaggio su Martín, vale a dire dieci punti) per poi perderlo nuovamente in Gran Bretagna, prima di recuperarlo nuovamente in Austria.
Il Gran Premio successivo, ad Aragon, vide Martín tornare al comando, dopodiché il tour oltreoceano costò altri punti al pilota Ducati. È sceso a 29 punti dopo la caduta nello sprint di Sepang, che ha permesso al suo rivale di prendere aria e avere una prima occasione per essere incoronato. C'è voluta una vittoria del campione uscente il giorno dopo, poi un'altra ieri in una gara sprint per mantenere la suspense. Ma non molti ci credevano più e Martin ha fatto ciò che era necessario per vincere il titolo firmando il 16° podio questa domenica.
VIDEO – NELLE FOTO: L'incoronazione di Jorge Martín a Barcellona