Di fronte ai presidenti dei consigli dipartimentali, Michel Barnier fa delle concessioni sui risparmi necessari e si dice disponibile a riconsiderare il cumulo dei mandati

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Michel Barnier visita il quartiere di Monplaisir, ad Angers, a margine degli incontri delle associazioni dei dipartimenti eletti di Francia, il 15 novembre 2024. DAMIEN MEYER/AFP

Può un primo ministro arrabbiarsi con i dipartimenti? Michel Barnier non sembra pensarla così. Venendo a conclusione della riunione dell'Associazione dei Dipartimenti eletti di Francia, venerdì 15 novembre ad Angers, ha assicurato agli eletti, piuttosto contrari ai risparmi richiesti per il 2025, che il governo è pronto a procrastinare. “Sono qui per dirvi, tenendo conto della vostra situazione molto specifica, che ridurremo in modo molto significativo lo sforzo che vi impone la legge finanziaria”ha dichiarato.

Il presidente del Consiglio, però, si è guardato bene dall'impegnarsi su una cifra, rimandando alla discussione del bilancio in Senato. È qui che si giocherà tutto poiché, come ha sottolineato il signor Barnier, “L’Assemblea nazionale ha respinto a larga maggioranza il proprio testo”. Sono iniziati intensi colloqui anche tra i senatori e Matignon.

Da quando il governo ha annunciato di aspettarsi 5 miliardi di euro di risparmi da parte degli enti locali, i dipartimenti hanno contestato di dover assumere «44%» del totale, anche se la loro situazione economica è fragile. “Siamo alle ossa. La spesa sociale è esplosa, le risorse sono crollate”ha testimoniato François Sauvadet, presidente dei dipartimenti francesi: “Non soffocarci. »

Postura sacrificale

Giovedì sera i dipartimenti di maggioranza destra e centro hanno avvertito di essere pronti a sospendere il versamento del reddito di solidarietà attivo (Rsa) alle casse degli assegni familiari. Non c'è più nemmeno questione di prendere “nuovi minori non accompagnati” da gennaio. “La protezione dell’infanzia non è una politica migratoria”ha giustificato Nicolas Lacroix, presidente (Les Républicains) dell'Alta Marna.

Michel Barnier ha fatto ammenda riconoscendolo “la situazione molto specifica” dipartimenti “potrebbe non essere stato ben accolto” nella prima versione della legge finanziaria, “fatto in quindici giorni”ha sottolineato. Lo ha promesso “Sforzi più giusti” rispetto a quelli previsti.

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Resta quello“oggi il Paese non ha più alcun margine di manovra finanziario”ha spiegato. L’anno prossimo la Francia dovrà farsi carico di 3.400 miliardi di euro di debito. L’obiettivo di ridurre il deficit di bilancio al 5% del prodotto interno lordo, poi al 3%, “non divertirmi”ha riconosciuto il signor Barnier, ma si manterrà: “Dobbiamo ridurre il deficit. dobbiamo ridurre il debito. E' l'interesse nazionale. »

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