Crisi agricola: nell'Yonne molteplici mobilitazioni con sindacati divisi sui metodi

Crisi agricola: nell'Yonne molteplici mobilitazioni con sindacati divisi sui metodi
Crisi agricola: nell'Yonne molteplici mobilitazioni con sindacati divisi sui metodi
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Ripartono nell’Yonne le mobilitazioni del mondo agricolo. Su invito di diversi sindacati della professione, i pannelli coperti hanno cominciato ad apparire nel dipartimento questo giovedì 14 novembre 2024. In prima linea in queste mobilitazioni, due sindacati: i Giovani Agricoltori e la FDSEA, a questi si aggiunge il Coordinamento Rurale. La Confédération Paysanne ha deciso, a livello nazionale, di portare avanti la propria azione da sola, senza legami con altri sindacati.

La mobilitazione si intensificherà da lunedì 18 novembre. Un appello nazionale esorta gli agricoltori a mostrare la loro rabbia. Mancanza di azione statale dopo la crisi di inizio anno, oneri amministrativi, negoziazione l’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e i paesi del Mercosursono tutte esigenze che cristallizzano le tensioni.

Dal più classico al più originale

Il Coordinamento rurale è il sindacato che si è mobilitato più velocemente alla fine dell'anno nell'Yonne. I teloni firmati “CR 89” sono già visibili in diverse località dell'Icaunais.

Da parte loro, Anche i Giovani Agricoltori e la FDSEA prevedono di coprire i pannelli. Un'estensione di l’intervento effettuato a fine 2023 con lo inversione dei pannelli. “Non avremmo girato di nuovo i pannelli, altrimenti li avremmo rimessi a posto”sorride Damien Brayotel, presidente della FDSEA dell'Yonne.

Lunedì saranno tre le azioni principali dei due sindacati di Auxerre, Sens e Avallon. “Serate salsa”, in riferimento ai balli sudamericani con “musica brasiliana” e “ballerini argentini”, si legge nel comunicato, un po' beffardo. L'azione si riferisce ai paesi integrati nel Mercosur. Le mobilitazioni si svolgeranno in giro “fuochi di rabbia” sulle rotatorie.

IL La Confédération paysanne non ha ancora comunicato le sue azioni a livello locale. “Si stanno valutando le azioni, ma bloccare per il gusto di bloccare non ci sembra opportuno né costruttivo”precisa Jean-Bertrand Brunet, portavoce del sindacato.

I sindacati non sono così uniti

Di fronte a questa prolungata crisi agricola, i sindacati non sono uniti a livello nazionale e locale. “Così la FDSEA e la JA hanno dato un assegno in bianco al signor Rousseau, presidente della FNSEA, quando ha detto “stiamo fermando le manifestazioni e tutto questo caos, abbiamo degli impegni”. Solo che gli impegni non sono stati mantenuti. E noi, il Coordinamento Rurale, non abbiamo mai accettato di fermare il movimento”confida Fabien Trottier, vicepresidente del Coordinamento rurale dell'Yonne.

La JA e la FDSEA riscoprono la loro partnership firmando un comunicato stampa congiunto in cui presentano le loro richieste e le loro azioni.

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