«Sono venuto qui a suonare al Vélodrome perché volevo vivere quell’esperienza. Se il problema sono io, sono pronto a partire.» Questa nuova sconfitta al Vélodrome avrà almeno permesso di sciogliere le lingue. A pochi minuti dalla sconfitta (1-3) da parte dell’Auxerre, Roberto De Zerbi non ha usato mezze misure in conferenza stampa. Ha semplicemente suggerito che se ne sarebbe andato se il suo metodo non fosse stato adatto ai suoi giocatori. 2a in Ligue 1 prima delle altre partite di questa 11a giornata, l’OM è anche la 16a squadra di casa con un solo successo su 5 partite e due sconfitte. Dopo il 3-0 contro il PSG, questa nuova delusione contro l’AJA è davvero una macchia.
Il resto dopo questo annuncio
Già dopo il fischio finale i giocatori dell’OM sembravano aver avuto una brutta giornata. Probabilmente le dichiarazioni del tecnico italiano non hanno aiutato. Le questioni relative alla motivazione di alcuni elementi del gruppo sono sconcertanti. Ismaël Koné, dal canto suo, ritiene che i giocatori stiano rispondendo. “Mi alleno ogni giorno con questi ragazzi e penso che vogliano, vogliano indossare questa maglia, per rappresentare l’idea dell’allenatore. Non c’è nessuno che firma un contratto da professionista e voglia fare male. Tutti abbiamo problemi, tutti amiamo questo club» dice il canadese.
Koné: “dobbiamo scoprire cosa ci sta causando questo piccolo problema a casa»
Di fronte ai giornalisti della zona mista, il centrocampista dice di voler rifugiarsi nel lavoro per sfuggire a questo brutto periodo. “Se metti la maglia, arrivi in campo, non vorrai fare brutta figura. Succedono situazioni complicate. Dobbiamo lavorare non solo in campo ma su noi stessi, c’è un lavoro mentale da fare. Mi alleno con questi ragazzi ogni giorno e so che vogliono fare bene», assicura l’uomo entrato ieri nell’intervallo per sostituire Jonathan Rowe. Conclude. “Dobbiamo scoprire cosa sta causando questo piccolo problema a casa. Non credo che sia necessariamente l’allenatore o l’idea del gioco. Tutti possiamo guardarci e fare qualcosa in più. Lo stadio, invece, ci dà la forza.»
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Stessa cosa per capitan Leonardo Balerdi, ieri ancora in difficoltà, come il secondo gol dell’Auxerre dove il suo passaggio è stato intercettato. “Il problema non è l’allenatore, siamo noi giocatori. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. L’allenatore si impegna, dà tutto. Dobbiamo metterci qualcosa in più per giocare qui e voltare pagina. Dopo la prestazione di stasera non meritiamo di indossare questa maglia, con la storia di questo club. Non capisco cosa stia succedendo, ma dobbiamo interrogarci quando saremo al Vélodrome. Non so se è la pressione ma le cose devono andare a nostro favore.»
Balerdi:manca qualcos’altro, l’atteggiamento e tante cose»
Favorito del Vélodrome che in genere lo ha sempre sostenuto nonostante i suoi vuoti d’aria in campo, l’argentino si rammarica che la squadra non riesca a sfruttare l’atmosfera del Vélodrome per dominare gli avversari. “E’ bellissimo giocare qui ma bisogna capirlo e divertirsi, in questo momento non è così. Gli errori possono succedere ma manca qualcos’altro, l’atteggiamento e tante cose.» La sosta per le Nazionali arriva al momento giusto per l’OM. La società potrà porsi le giuste domande su questo fallimento in casa dove ha preso solo 5 punti contro 15 in trasferta. Soprattutto perché dopo dovremo andare al Lens e ospitare il Monaco. Un bel programma.
Pub. IL 09/11/2024 09:59
– AGGIORNAMENTO 09/11/2024 10:27