DECRITTO – Decidendo di non convocare il suo capitano per la riunione di novembre, il tecnico della Francia ha sorpreso. Un momento forte che solleva interrogativi.
La scena risale al 9 settembre. E assume un tono diverso quasi due mesi dopo. Quella sera, l'orologio dell'auditorium del Groupama Stadium di Décines segnava le 23:45 e Didier Deschamps concludeva con la sua conferenza stampa dopo la vittoria dei Blues (senza Mbappé e Griezmann, sostituti) contro il Belgio nella Ligue des Bleus (2-0). A tre giorni dallo schiaffo ricevuto dall'Italia (1-3) al Parco dei Principi, quest'ultima appare sollevata e canzonatoria. L'allenatore si occupa di attualità e dribbla domande sui fischi del pubblico del Lione nei suoi confronti, così come su quelli nei confronti del suo capitano, Kylian Mbappé, entrato in partita e autore di uno scambio catastrofico con i Blues. Dentro e fuori dal campo.
Sorge la domanda se il boss dei Blues, di fronte al ritmo del calendario, possa privarsi del suo campione del mondo 2018 durante gli incontri di ottobre e novembre. Per farlo respirare e permettergli…
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