Luis Enrique, allenatore con pieni poteri e in prima linea

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Luis Enrique, dopo la partita di Champions League del Paris Saint-Germain contro il PSV Eindhoven, al Parco dei Principi, a Parigi, il 22 ottobre 2024. CHRISTIAN HARTMANN / REUTERS

In tredici anni trascorsi sotto la bandiera del Qatar, il Paris Saint-Germain (PSG) ha raramente sperimentato un simile allineamento strategico tra le sue diverse teste pensanti. Dal presidente Nasser Al-Khelaïfi all'allenatore Luis Enrique, passando per il consigliere sportivo Luis Campos, la squadra di calcio della capitale si è ritrovata per quindici mesi un triumvirato che vive in armonia e definisce i propri orientamenti senza lotte intestine.

In prima linea in questo trio, il 54enne allenatore spagnolo ha il compito di trasformare questa armonia in efficienza in campo. Dall'inizio della stagione, i risultati sono stati convincenti in Ligue 1, poiché il PSG è un solido leader e ha sei punti di vantaggio su Olympique de Marsiglia e AS Monaco, dopo dieci giorni di campionato. In Champions League, invece, il club della capitale è meno sovrano e si avvicina febbrilmente all'accoglienza dell'Atlético Madrid mercoledì 6 novembre alle 21.00.

Dopo tre giornate, il Paris occupava solo il 19° posto nella fase di campionato C1. Una situazione “riguardante”ha concesso Luis Enrique dopo il deludente pareggio contro il PSV Eindhoven (1-1) il 22 ottobre. Alla vigilia della sfida contro i Colchoneros, l'asturiano ha detto di più “ottimista” : “Ho fiducia nei miei giocatori e [à leur capacité à] prendi tutti e tre i punti » Un nuovo passo falso contro l'Atlético non comprometterebbe le possibilità del PSG di qualificarsi al turno successivo. Tuttavia indebolirebbe Luis Enrique, diventato onnipotente nel club negli ultimi mesi.

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Dalla partenza di Kylian Mbappé quest'estate, Luis Enrique si è affermato come la vera stella del PSG, ancor più dei suoi giocatori. Coronato dalla vittoria della Champions League con l'FC Barcelona nel 2015, lo spagnolo ha un curriculum e un'aura che hanno facilitato la sua ascesa alla guida del nuovo progetto gaming parigino: mettere al primo posto il collettivo e i talenti dei giovani, piuttosto che stelle del calcio mondiale, come Neymar, Lionel Messi o Kylian Mbappé.

Responsabilità ampliate

Per realizzare il suo progetto, Luis Enrique ha ereditato prerogative molto ampie nell'ambito tecnico del club, che gli hanno permesso di costruire la sua rosa e il suo piano di gioco. Con Luis Campos, ha partecipato attivamente all'ultimo mercato per puntare alle future reclute, a privilegio di cui pochi allenatori dell’era qatariota possono vantarsi. Questa eredità di responsabilità è stata resa tanto più semplice in quanto lo spagnolo ha una grande complicità con il suo presidente, specifichiamo internamente.

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