Recensione del film: Lee Miller di Ellen Kuras

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Non è comune per a film dedicato ad un fotografo arriva al cinema. All’annuncio di «Lee Miller»biopic di Ellen Kuras dedicato alla famosa fotografa, abbiamo cercato di saperne di più: casting, data di uscita, ecc. Con Kate Winslet nel ruolo principale, il film esce questo mercoledì, 9 ottobre. Ecco cosa ne abbiamo pensato.

Lee Miller
© Sky Regno Unito

IL film di finzione incentrati su un fotografo sono piuttosto rari. Possiamo citare Esplosione, La famiglia Asada, L’uomo che voleva vivere la sua vita o anche La Città di Dio. Alcuni documentari evidenziare anche grandi fotografi, come Tutta la bellezza e lo spargimento di sangue sur In Goldin, tu Sale della Terra dedicato a Sebastião Salgado. Per quanto riguarda i film biografici dei fotografi, sono ancora più rari. Dopo Mapplethorpe nel 2019 è la volta di Lee Miller essere sotto i riflettori quest’anno, in un film diretto da Ellen Kuras, con Kate Winslet nel ruolo principale.

Il film è basato su un processo cinematografico e narrativo molto classico : una conversazione tra due persone che ricordano il passato. Qui, un’anziana Lee Miller interagisce con un giornalista, interpretato da Josh O’Connor, che è venuto per intervistarla. Da lì, una serie di flashback cronologici ripercorre i momenti decisivi della vita di Miller, accompagnati da un’utile voce fuori campo. La riviviamo così passaggio da modella a fotografa versare Voga alla fine degli anni ’30, poi il suo ruolo di giornalista di guerra negli anni quaranta per l’esercito americano.

Josh O’Connor nel ruolo del giornalista e fotografo Anthony Penrose © Sky UK

Se il film si sforza di dimostrarlo è noto et la sua carriera fotografica Sono intrinsecamente legatila sua pratica artistica e giornalistica è per la maggior parte del tempo relegato in secondo piano a favore di sequenze intime di grande sentimentalismo – almeno nella prima parte del film. Dopo la storia della sua relazione con Roland Penrose, piuttosto inutile et poco interessante (avremmo preferito vedere il suo rapporto con i surrealisti, appena accennato con le apparizioni di Paul Éluard e Nusch), seguiamo infine Lee Miller quando diventa reporter per l’esercito americano.

© Sky Regno Unito

È qui che vediamo veramente a Lee Miller fotografoUN Lee Miller indipendente. È qui che scompare dallo schermo anche Roland Penrose in favore di David Scherman, interpretato da Andy Samberg, giornalista della rivista Vita che ha accompagnato Lee Miller durante seconda guerra mondiale sul campo. Il film beneficia di a respirazione benvenuto, si concentra sull’essenziale: Lee Miller fotografo et femminista quasi suo malgrado.

© Sky Regno Unito

Nonostante a grande classicismotanto a livello narrativo quello estetico – il che può essere deludente per un film su un fotografo che ha scosso il mondo convenzioni del genereil film si distingue per un’analisi sottile della condizione delle donne fotografe nella prima metà del Novecento. Costantemente rifiutato dai briefing perché non è un uomo, mai ascoltato dai suoi superiori o dai suoi coetanei, vittima o testimone di violenza sessuale con conseguenze mentali e fisiche indelebili… tutto accade dietro la telecamera di Ellen Kuras.

L’immagine mostra anche come instaura rapporti speciali con le donne che la circondano, in particolare con il caporedattore di Voga Audrey Withers, Nusch (interpretato da Noémie Merland) o addirittura Solange d’Ayen (interpretata da Marion Cotillard), nonché il modo in cui la discriminazione che subisce le permette, nonostante tutto, di fotografare le cose Altrimenti.

© Sky Regno Unito

L’esercizio di film biografico è molto difficile: tra la tentazione dell’esaustivo, una scelta difficile del periodo e dei soggetti da affrontare e una visione necessariamente soggettiva… Anche se troviamo un peccato che risponda molto poco alle domande poste da un fotografo di guerra di fronte al peggiori atrocità, Ellen Kuras scappa grazie a la prestazione del suo casting eccezionale, Kate Winslet protagonista che ci regala un Lee Miller più grande della vitatransgenerazionale ed eterno.

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