La vera identità di Satoshi Nakamoto finalmente rivelata?

La vera identità di Satoshi Nakamoto finalmente rivelata?
La vera identità di Satoshi Nakamoto finalmente rivelata?
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Nuova svolta nel mistero di Satoshi Nakamoto: un documentario della HBO afferma di aver identificato il vero creatore di Bitcoin, nonostante le sue smentite. La comunità cripto trattene il fiato…

La vera identità di Satoshi Nakamoto, l’enigmatico creatore di Bitcoin, è oggetto di speculazioni da oltre un decennio. Ma il mistero potrebbe finalmente essere risolto, secondo un nuovo documentario della HBO intitolato “Money Electric – The Bitcoin Mystery”. Il direttore Cullen Hoback sostiene che il vero Satoshi Nakamoto non sarebbe altri che Peter Todd, un ex sviluppatore di Bitcoin. Una rivelazione sconvolgente, anche se il diretto interessato continua fermamente a negarla.

Peter Todd, il “progenitore” di Bitcoin?

Trasmesso la notte dell’8 ottobre, il documentario “Money Electric” ripercorre le indagini di Cullen Hoback sulle tracce del misterioso Satoshi Nakamoto. Le sue conclusioni sono chiare: Pietro ToddSi dice che dietro questo pseudonimo si nasconda uno sviluppatore canadese coinvolto nella nascita di Bitcoin. Tuttavia, davanti alla telecamera, Todd si ostina a negare:

Se fossi Satoshi, avrei distrutto la mia capacità di dimostrarlo, quindi non avrei mai avuto la tentazione di farlo.

– Peter Todd, in «Money Electric»

Conosciuto per il suo tono sarcastico e per la sua previsione secondo cui un giorno Bitcoin sarebbe diventato inutile, Peter Todd rimane un nome relativamente sconosciuto, anche tra gli specialisti. Raramente era tra i candidati considerati il ​​“vero” Satoshi, a differenza di personaggi come Adam Back o Nick Szabo. Sul social network X (ex Twitter) si diverte con la situazione.

Il “libro bianco”, genesi del mistero Nakamoto

Tutto ebbe inizio il 31 ottobre 2008, quando Satoshi Nakamoto pubblicò discretamente il famoso “libro bianco” di Bitcoin. Questo documento fondatore pone le basi della criptovaluta e della sua tecnologia sottostante, la blockchain. Ha rapidamente riunito una comunità di appassionati di crittografia e libertà, i “cypherpunk”.

Ma nel 2010, Satoshi Nakamoto interruppe improvvisamente ogni comunicazione, lasciando dubbi sulla sua identità. Da allora, la caccia al “vero Satoshi” ha affascinato e diviso la comunità crypto, dando origine a numerose teorie. Già nel 2014 i giornalisti di Newsweek credevano di aver trovato in California un uomo di origine giapponese, che si affrettò a smentire apertamente.

Nuove strade da esplorare?

Se le affermazioni di Cullen Hoback fossero confermate, avrebbero l’effetto di una bomba nel mondo delle criptovalute. Con Satoshi Nakamoto accreditato di una fortuna colossale in bitcoin, il suo “coming out” avrebbe importanti implicazioni. Ma per ora Peter Todd respinge categoricamente queste accuse. E non è l’unico: altre figure di spicco del Bitcoin, come Adam Back, considerano le “prove” contenute nel documentario del tutto insufficienti.

Verità o nuova svolta nell’infinita soap opera di Nakamoto? Rispondi magari in una puntata futura… Nel frattempo il mistero continua ad alimentare fantasie attorno a Bitcoin e alla sua origine. Una cosa è certa: l’identità di Satoshi Nakamoto promette ancora di generare parecchio inchiostro digitale!

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