Lee Miller, carne e anima di un grande reporter di guerra

Lee Miller, carne e anima di un grande reporter di guerra
Lee Miller, carne e anima di un grande reporter di guerra
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Le luci sono meticolose, il casting lussuoso, i combattimenti di rara intensità, la verità storica rispettata, e anche la biografia del personaggio. L’attrice inglese Kate Winslet ha lottato per otto anni per produrre il film in cui interpreta il fotografo americano Lee Miller (1907-1977). Ha realizzato questo progetto in stretta collaborazione con suo figlio, Antony Penrose.

Tra le tante vite di questa donna impegnata, l’attrice non ha scelto la sua gioventù glamour dove, passando da modella a fotografa, ha vissuto l’avventura del surrealismo a Parigi con Man Ray. No, la scelta cade sul decennio della Seconda Guerra Mondiale, durante il quale si rivelarono il coraggio, il bisogno di verità, di testimonianza e il talento americano come giornalista. Questo è senza dubbio il motivo per cui questo film, diretto da Ellen Kuras (che ha lavorato con Spike Lee, Jim Jarmusch, Michel Gondry), non dà l’impressione di essere caduto nella trappola del biopic.

Il film si apre con le immagini spensierate di Lee in vacanza nel sud della Francia con Picasso, dove incontra Man Ray, i suoi grandi amici Paul Éluard e Nusch (Noémie Merlant), nonché la coppia di futuri combattenti della resistenza Solange (Marion Cotillard) e Jean d’Ayen. Fu lì che Lee si innamorò di Roland Penrose, un artista e mercante d’arte britannico, che presto raggiunse a Londra.

Una mappa emotiva

Entriamo poi nel cuore pulsante del film, nel buio della guerra che Lee, Rolleiflex a pancia in giù, vuole coprire, nonostante i divieti contro le donne, al fronte. Così diventa, per la rivista Vogauno dei primi reporter di guerra.

Introducendoci nei suoi provini e nei suoi quaderni ben scritti, il film ci svela la sua cartografia emotiva, filmando il Blitz di Londra, Saint-Malo sotto assedio, Parigi liberata, le donne rasate, l’inferno di Buchenwald e Dachau, fino alla sua messa in scena nella vasca da bagno del Führer.

Questa sequenza, come tante altre nel film, ricrea, attraverso il cinema, una delle immagini fisse più iconiche di Lee Miller.

Il rapporto prodotto a Saint Malo sotto le bombe, tra i cadaveri, non verrà pubblicato Voga. La sua censura, dovuta al fatto che mostrava gocce di napalm americano, influenzerà enormemente Lee Miller che, chiusa nel suo stress post-traumatico, finirà la sua vita nel Sussex senza mai riuscire a tornare dalla guerra…

Lee Millerdi Ellen Kuras, Regno Unito, 1:56 Uscita nelle sale il 9 ottobre 2024

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