Lo spagnolo Carlos Alcaraz, numero 3 del mondo, ha vinto mercoledì il torneo ATP 500 di Pechino, battendo in finale il campione in carica e numero 1, l’italiano Janik Sinner, 6-7 (6/8), 6-. 4, 7-6 (7/3).
Alcaraz, vincitore quest’anno di Roland-Garros e Wimbledon, ha vinto nella capitale cinese il 16e titolo della sua carriera, a soli 21 anni, contro un avversario che aveva vinto le sei finali giocate nel 2024.
“È incredibile, gioca ad altissimo livello, mentalmente è davvero una bestia”, ha elogiato Alcaraz dopo la sconfitta di giornata.
“Sono orgoglioso di me stesso”
“Sono orgoglioso di me stesso e di come mi sono comportato durante questa partita”, ha aggiunto l’uomo la cui vittoria ha commosso fino alle lacrime il suo allenatore Juan Carlos Ferrero.
Ma lo scontro al vertice tra i due giocatori che quest’anno hanno vinto i quattro titoli del Grande Slam ha mantenuto tutte le promesse.
L’Alcaraz ora conduce sei vittorie su quattro nei confronti.
Il titolo per i più intraprendenti
Sinner, 23 anni, perennemente impassibile, ha cercato di logorare il suo junior di due anni durante la partita.
Al termine di 3 ore e 21 minuti di aspra lotta, però, è stato il giocatore più intraprendente a trionfare.
Lo spagnolo è rientrato meglio in partita con un break di 2-1 a suo favore.
Sinner ha prima subito colpi più aggressivi da parte del fratello minore, anche lui non ha esitato ad andare in rete.
Alcaraz, variando molto di più i suoi effetti negli scambi, ha servito per il set sul 5-3, ma Sinner è riuscito a rompere il break alla prima occasione.
Sul 6-5 per Alcaraz, l’italiano sbaglia un tiro al volo facile poi commette due doppi falli regalando ad Alcaraz un set point.
Lo stesso poster in semifinale l’anno scorso
Questo è stato salvato a rete da Sinner che poi ha strappato il tie-break.
Il murciano ha ottenuto due nuovi set point, cancellati con autorità dal suo avversario.
Alcaraz ha sfondato subito dietro con un dritto troppo lungo, dando a Sinner l’opportunità di concludere.
Il numero 3 del mondo si è arreso in 1 ora e 10 minuti ad un round che in generale aveva dominato, soprattutto in termini di numero di punti conquistati.
L’anno scorso a Pechino, in semifinale, l’italiano vinse in due set, il primo al tie-break, prima che lo spagnolo crollasse nel secondo.
Questa volta Alcaraz non è affondato ma l’eccezionale copertura del terreno del trentino-altoatesino lo ha portato spesso a evitare troppo la via facile.
Sto andando a Shanghai adesso
Alcaraz ancora una volta ha mancato due break point sul 3-3, come Sinner sul 4-3. È arrivato sul 4-4 e poi ha firmato uno shutout per pareggiare la partita in un set.
È riuscito a impossessarsi del servizio di Sinner sull’1-1 nel terzo set.
Alcaraz ha mancato tre doppie palle break sul 3-1, che sono tornate a tormentarlo quando il suo avversario ha pareggiato sul 4-4, dopo uno scambio segnato da una palla di Sinner che ha colpito la rete.
Scarpa rotta
Il N.1 salva un altro break point sul 5-5.
Alcaraz sembrava disperato quando ha rotto una delle sue scarpe all’inizio del tie-break decisivo ed è stato costretto a indossarne un nuovo paio.
Sotto 3-0, ha poi segnato sette punti di fila privando Sinner di una nuova incoronazione a Pechino, mentre il suo maggiore è rimasto con 18 partite decisive vinte su 19.
I due uomini forti del circuito continueranno il loro emozionante corpo a corpo in Cina a partire da questa settimana con il Masters 1000 a Shanghai.