“i nostri servizi a Mayotte soffrono”, spiega il segretario della CGT Éduc’ Action

“i nostri servizi a Mayotte soffrono”, spiega il segretario della CGT Éduc’ Action
“i nostri servizi a Mayotte soffrono”, spiega il segretario della CGT Éduc’ Action
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Per il 1° ottobre è in corso uno sciopero nazionale per chiedere l’aumento dei salari e l’abrogazione della riforma delle pensioni. A Mayotte, la CGT Educ’ Action rilancia questo appello e denuncia la “carenza dei servizi pubblici” nel dipartimento.

Come nel resto del paese, martedì 1° ottobre a Mayotte è stato lanciato un appello a manifestare per chiedere in particolare un aumento dei salari. “I servizi educativi a Mayotte stanno soffrendo“, afferma Bruno Dezile, il segretario della CGT Éduc’Action. “Da anni avvertiamo del loro deterioramento. Lo shock sugli investimenti non si è verificato in caso di emergenza.

Siamo di fronte ad una situazione in cui gli stabilimenti sono in modalità degradata, con edifici che invecchiano, ritardi nella costruzione e quindi una densificazione degli stabilimenti.“, continua il sindacalista. “L’istruzione nazionale è come tutti i servizi pubblici del dipartimento, vediamo molto chiaramente che sono sempre più degradati, perché c’è un problema di attrattiva, salari, condizioni di lavoro.

Il segretario denuncia in particolare l’aumento del ricorso ai contratti di lavoro. “Abbiamo bisogno di una formazione e di un mandato adeguati per tutti i lavoratori a contratto. Alcuni lavorano da anni e sono completamente soddisfatti“, precisa Bruno Dezile, che chiede anche una rivalutazione dell’indicizzazione a Mayotte. “Sarebbe un rilancio, ma è un punto tra gli altri, c’è anche la questione dell’allineamento dei diritti con la terraferma.

Questa mobilitazione, che doveva coincidere con l’esame del bilancio, si è conclusa lo stesso giorno del discorso di politica generale del nuovo primo ministro Michel Barnier. “Abbiamo ascoltato alcuni discorsi, ma siamo nella continuità di una politica liberale e di restrizioni di bilancio“, reagisce il rappresentante dell’Azione CGT Éduc. “Abbiamo questi colpi nei territori d’oltremare, nei servizi pubblici, quando serve esattamente il contrario.”

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