l’impresa di Brest che ottiene il successo a Salisburgo

l’impresa di Brest che ottiene il successo a Salisburgo
l’impresa di Brest che ottiene il successo a Salisburgo
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I bretoni, in difficoltà in campionato, si rianimano sulla scena europea, firmando una seconda impressionante vittoria questo martedì in Austria (0-4).

Nonostante una miriade di occasioni in porta, il Brest, con un realismo degno dei vecchi veterani europei, ha vinto martedì una preziosissima vittoria (4-0) contro il Red Bull Salisburgo per la 2a giornata di Champions League. C’è quasi da darsi un pizzicotto per crederci ma, con 6 punti in due partite, il Brest è momentaneamente in vetta alla C1 prima delle altre gare della seconda giornata e ha fatto un passo serio verso la possibile qualificazione agli spareggi d’adesione agli ottavi di finale.

Per il Salisburgo, pur abituato alla C1, dopo aver perso contro Praga (3-0) e Brest, le due squadre alla quarta tripletta nel sorteggio, sperare nella qualificazione è ormai una missione quasi impossibile. Dopo la mancata partita in casa dell’Auxerre (3-0), Eric Roy ha spiegato che stava aspettando “risposte” e non è detto che la fredda analisi della partita sia del tutto positiva, tanto ha sofferto la difesa.

Salvati dal VAR e dalla visione delle immagini dell’arbitro inglese Anthony Taylor, che ha annullato un autogol di Julien Le Cardinal (13esimo), i Finisteriani hanno subito le onde del Salisburgo. Sulle fasce, Oscar Gloukh e Amar Dedic hanno martirizzato Kenny Lala e Massadio Haïdara, mentre Le Cardinal, associato a Soumaila Coulibaly piuttosto che a Brendan Chardonnet al centro, è stato molto febbricitante per buona parte del primo periodo.

Mads Bildstrup (10°, 41°), Dedic (17°), Karim Konaté (19°), Gloukh (37°) hanno tutti segnato nel primo atto, e nel secondo Marco Bizot è stato di nuovo all’opera davanti a Gloukh e Daghim ( 55°) o Dedic ad angolo retto (64°), mentre Le Cardinal, molto meglio dalla mezz’ora, è intervenuto all’ultimo minuto davanti a Bobby Clark (58°).

Schiena rotonda e testa fresca

In queste condizioni, non sappiamo se questa terza “clean sheet” (partita senza subire gol) della stagione sia un risultato o un miracolo. Ma alla fine questo dibattito un po’ gesuitico non resisterà all’euforia creata dalla vittoria ancora una volta storica dei Ty Zef. Perché il Brest è riuscito quasi a dare il massimo in contropiede, segno che, se la squadra ha dovuto tenere le spalle al muro, ha sempre mantenuto il sangue freddo.

Al 24′, in due passaggi, compreso uno di quei famosi “passaggio della Champions League” dall’esterno del piede di Ludovic Ajorque, Abdallah Sima, già autore di un gol decisivo contro lo Sturm Graz, è andato ad ingannare Janis Blaswich (1-0). . Al 38′ ha mancato anche il 2-0, ma più tardi ha segnato la doppietta con un tiro di Hugo Magnetti parato male per il 3-0 (70esimo) e il trofeo del migliore in campo .

Nel frattempo è stato Mahdi Camara, con un cross perfetto, ad allargare le distanze (2-0, 66esimo) e cinque minuti più tardi, una rimessa di Mama Baldé ha permesso a Mathias Perreira-Lage di dare ancora più scala al punteggio per un Gol sostitutivo al 100% (4-0, 75°). Al fischio finale, il Brest avrebbe potuto esultare, ma questi tre gol in nove minuti non cancelleranno il lavoro difensivo che dovrà essere portato a termine prima che il livello degli avversari si alzi seriamente, a cominciare dalla ricezione del Leverkusen per la terza giornata, il 23 ottobre.

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