Era il dicembre del 2009. Il Circo Babylon si preparava a prendere d’assalto il palco del Gespe, pensando di aspettare tranquillamente nel backstage mentre i tradizionali atti di apertura del concerto offerti dallo SMAC di Tarbes lavoravano duramente per riscaldare la sala. Ma nella sala di Tarbes, l’eccitazione non ha tardato a prendere il sopravvento: Boulevard des airs ha vissuto il suo secondo invito ad aprire le danze al Gespe, dopo un primo tentativo come preambolo a Les Hurlements d’Léo. Nel momento di chiudere la sua lunga storia e mettere piede un’ultima volta sulla scena Gespoise, David Baruchel e la sua famiglia ricordano l’emergere del gruppo di Tarbes. Ricordando l’idea trainante che ha accompagnato questi «orgogliosi discendenti di Mano, dei Clash, di Bob Marley e dei Bérus», scrivono sulla loro pagina Facebook: «suonare per tutti, ovunque e in ogni momento» . Missione compiuta per il gruppo di Lione, che abbiamo fatto fatica a timbrare – ma che senso ha -: ska, reggae, electro rock, canzone francese, un sapiente mix di tutto questo, come l’ultimo album, “State of Emergency”. Non si parlerà sicuramente di quest’opera unica per quest’ultimo giro sulla scena di Tarbes.
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