Mentre selezionavano le loro donazioni, i compagni di Emmaüs Lescar-Pau hanno scoperto un’edizione originale del Mein Kampf, il manifesto antisemita di Adolf Hitler. Nonostante l’elevato valore di mercato dell’immobile, si decise subito di restituirlo al Museo della Resistenza e della Deportazione.
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È una scoperta che non si aspettavano. Il villaggio Emmaüs di Lescar, vicino a Pau, è abituato a ricevere donazioni di ogni tipo. Vestiti, stoviglie, giocattoli e persino libri a migliaia.
Ma all’inizio del 2025, Franck Cadinot, uno dei compagni incaricati della cernita, si è imbattuto in un lavoro molto speciale, che lo ha portato “freddo alla schiena”spiega. E non a caso, ha tra le mani un’edizione originale, in tiratura limitata, della traduzione francese del 1934 del Mein Kampf, il manifesto antisemita di Adolf Hitler.
“Smisto tutte le donazioni che riceviamo, tutti i libri passano per le mie mani e decido cosa mettere in vendita e quali mettere da parte per il riciclospiega Franck Cadinot. Ma come tutti i collaboratori di Emmaüs Lescar-Pau sa bene che questa copia del Mein Kampf non può essere elaborata così facilmente.
“C’era un dilemma riconosce Alexandre Regimbeau, direttore vendite di Emmaüs Lescar-Pau. Questo libro può davvero portare soldi al villaggio. Ma nonostante tutto ciò, la bilancia pende subito a favore del museo, per il dovere della memoria”.
Questo libro non ha posto in vendita. Ha il suo posto nella consultazione, per comprendere i pericoli e gli inizi di chi fosse Adolf Hitler.
Alexandre RegimbeauResponsabile delle vendite per Emmaüs Lescar – Pau
Tanto più che la vendita di questa copia, particolarmente ben conservata nonostante i suoi 91 anni, è vietata: non contiene alcun avviso al lettore. “Che sia vietato o meno, tutte le generazioni devono sapere che questo libro è esistito e che il suo contenuto è orribile” continua Alexandre Regimbeau.
Emmaüs si è subito offerto di donarlo al Museo della Resistenza e della Deportazione. “Questo non è il libro che stiamo cercando, riconosce Jacques Boulze, volontario del museo. Ma il suo interesse è che possiamo consultarlo sul posto. Ha valore soprattutto per gli storici. Se non guardiamo al nostro passato, e questo libro è uno di questi, possiamo cadere nell’oblio.
Ci permette di capire su cosa si basò l’ascesa del nazismo: sulla frustrazione delle masse e sull’ignoranza della gente.
Jacques BoulzeVolontariato presso il Museo della Resistenza e della Deportazione
Il museo possedeva già altre edizioni del Mein Kampf, inclusa una versione tascabile in tedesco, un tempo offerta a tutti gli sposi del Terzo Reich.