In occasione della Giornata internazionale dell’educazione celebrata questo venerdì, l’UNESCO ha esortato gli Stati membri a investire nella formazione di insegnanti e studenti per garantire un uso consapevole ed etico dell’intelligenza artificiale (AI). nel settore dell’istruzione.
Secondo il direttore generale dell’UNESCO Audrey Azoulay, l’intelligenza artificiale offre notevoli opportunità per l’istruzione, a condizione che la sua integrazione nelle scuole sia guidata da chiari principi etici. Ha sottolineato che per sfruttare appieno il potenziale di questa tecnologia, questa deve integrare gli aspetti umani e sociali dell’apprendimento, non sostituirli. “L’intelligenza artificiale deve essere uno strumento al servizio di insegnanti e studenti, con l’obiettivo di promuovere la loro autonomia e il loro benessere”, ha chiarito.
L’UNESCO ha inoltre annunciato che la Giornata Internazionale dell’Educazione 2025 sarà dedicata alle sfide dell’intelligenza artificiale nell’istruzione, con l’obiettivo di avviare una riflessione globale sul posto di questa tecnologia nei sistemi educativi.
L’organizzazione ha ricordato che nei paesi ad alto reddito, più di due terzi degli studenti delle scuole secondarie utilizzano già strumenti di intelligenza artificiale generativa per completare il lavoro scolastico. Anche gli insegnanti utilizzano sempre più l’intelligenza artificiale per preparare le lezioni e valutare il lavoro degli studenti. Anche l’orientamento accademico e i processi di ammissione, tradizionalmente gestiti da docenti ed esperti, sono sempre più influenzati dall’intelligenza artificiale.
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Tuttavia, l’UNESCO ha notato che molte parti interessate nel campo dell’istruzione non hanno ancora una guida chiara riguardo a queste nuove pratiche. Ad esempio, solo il 10% delle scuole e delle università regolamenta ufficialmente l’uso dell’IA.
In questo contesto, l’UNESCO, che ha adottato un primo quadro normativo globale sull’etica dell’IA nel novembre 2021, raccomanda di fissare un limite di età di 13 anni per l’uso dell’IA in classe. Questo quadro mira a promuovere l’uso dell’IA che sia sicuro, etico, inclusivo e responsabile.
L’organizzazione sottolinea inoltre che gli investimenti nell’intelligenza artificiale non dovrebbero andare a scapito delle risorse già assegnate all’istruzione. Ricorda che molte scuole primarie, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, devono ancora affrontare sfide fondamentali come l’accesso all’elettricità e a Internet. Secondo l’UNESCO, il 25% delle scuole primarie non è ancora elettrificato e il 60% di esse non è connesso a Internet.
Infine, l’UNESCO riafferma che le priorità devono restare i bisogni fondamentali dell’istruzione: scuole ben gestite, ben attrezzate, con insegnanti adeguatamente formati, ben pagati e motivati dalla loro missione.