Le misure adottate da Trump “si faranno sentire in tutto il mondo”, avverte un climatologo

Le misure adottate da Trump “si faranno sentire in tutto il mondo”, avverte un climatologo
Le misure adottate da Trump “si faranno sentire in tutto il mondo”, avverte un climatologo
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Le prime decisioni in materia di clima ed energia del presidente americano Donald Trump, di ritorno da lunedì alla Casa Bianca,”si farà sentire in tutto il mondo“, ha sottolineato mercoledì il climatologo Wim Thiery.

Pertanto, il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi e il rilancio dei combustibili fossili porteranno all’emissione di quattro miliardi di tonnellate di CO2 in più entro il 2030, secondo la piattaforma britannica specializzata in questioni climatiche Carbon Brief. Wim Thiery teme in particolare che il mantra della nuova amministrazione Trump (“drill, baby, drill”, come ha promesso il miliardario durante il suo discorso di insediamento) possa peggiorare il cambiamento climatico.

Gli Stati Uniti sono già fortemente colpiti dai cambiamenti climatici: l’innalzamento del livello del mare minaccia le coste, gli uragani diventano più intensi e gli incendi boschivi aumentano.“, come recentemente a Los Angeles, sottolinea lo scienziato della Vrije Universiteit Brussel (VUB). Anche Donald Trump, apertamente scettico sul clima, non ha nascosto la sua intenzione di sbarazzarsi del Green New Deal del suo predecessore democratico Joe Biden.

Fin dal suo insediamento, ha legato le sue azioni alle sue parole, abrogando tutta una serie di misure climatiche decretate da Joe Biden. continua lo specialista VUB. “Queste decisioni hanno un doppio effetto“, spiega Wim Thiery. Da un lato, gli Stati Uniti estrarranno e consumeranno più gas e petrolio, mentre produrranno automobili ad alto consumo di carburante. D’altro canto, l’industria investirà meno nella riduzione delle emissioni di CO₂ e la politica governativa per ridurre tali emissioni sarà meno ambiziosa.

Inoltre, il ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi – un trattato internazionale firmato nel 2016 che mira a mantenere il riscaldamento globale al di sotto di +2°C e, se possibile, a +1,5°C riducendo le emissioni di gas serra – “complicherà ulteriormente i negoziati internazionali” al fine di suggellare questo tipo di accordo.

Washington è infatti un attore importante in questi colloqui. A causa del protocollo di ritiro da tale accordo, ci vorrà un anno perché l’ambizione dell’amministrazione Trump di uscire dall’accordo di Parigi si concretizzi, stima l’accademico. “Tutti i climatologi purtroppo si aspettano conseguenze visibili” della politica climatica perseguita da Donald Trump, conclude Wim Thiery.

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