Il presunto leader del clan “Yoda”, una delle principali bande di narcotrafficanti di Marsiglia (sud della Francia), arrestato nel marzo 2024 in Marocco, è in procinto di essere estradato in Francia, ha appreso lunedì l’AFP da fonti vicine al caso.
Secondo una fonte, è stato concluso un accordo di estradizione con il Marocco per consegnare Félix Bingui, 34 anni, alla Francia. Il suo ritorno in Francia dovrebbe avvenire mercoledì, secondo un altro.
Accusato di essere all’origine di una sanguinosa guerra di traffico di droga nella seconda città della Francia, Bingui è stato arrestato l’8 marzo a Casablanca ed era in attesa di estradizione.
Secondo una delle fonti, il nuovo ministro francese della Giustizia, Gérald Darmanin, avrebbe lavorato “discretamente” con il suo omologo marocchino al suo arrivo per ottenere questo accordo.
“Vittoria contro il narcobanditismo”, ha detto Darmanin lunedì su X.
Ha anche ricordato che quando era ministro degli Interni aveva ottenuto l’arresto di Bingui, e ha ringraziato “molto sinceramente le autorità marocchine per aver avviato il processo di estradizione, che permetterà finalmente alla giustizia francese di giudicarlo.
Félix Bingui era stato arrestato su mandato d’arresto emesso da un giudice istruttore di Marsiglia per “importazione di stupefacenti da parte di una banda organizzata, trasporto, detenzione, acquisto, trasferimento di stupefacenti, associazione per delinquere (…) riciclaggio e mancata presentazione delle risorse” .
Nell’aprile 2024, durante un’udienza presso la Corte di cassazione di Rabat, ha accettato di essere estradato in Francia. Bingui, che ha trascorso tutta la sua “carriera” nella tratta a Marsiglia, ha viaggiato regolarmente avanti e indietro per il Marocco fino allo scoppio di una “guerra” con la cosca rivale “DZ Mafia” nel febbraio 2023, quando da quel Maghreb non era mai uscito Paese.
La guerra tra le due bande per il controllo di punti di vendita lucrosi – fino a 80.000 euro di fatturato giornaliero in alcuni luoghi – ha lasciato il Marsiglia insanguinato.
Nel 2023 vi sono stati registrati 49 decessi legati al traffico di droga, tra cui sette minorenni, un record.
Nel 2024, il numero di questi “narcomicidi”, parola coniata proprio a Marsiglia, è diminuito notevolmente, attestandosi a 24.