Autore delle canzoni “Et c’est pas fini” e “Le temps est bon”, è morto a 83 anni il paroliere Stéphane Venne

Autore delle canzoni “Et c’est pas fini” e “Le temps est bon”, è morto a 83 anni il paroliere Stéphane Venne
Autore delle canzoni “Et c’est pas fini” e “Le temps est bon”, è morto a 83 anni il paroliere Stéphane Venne
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Il paroliere Stéphane Venne, figura di spicco della canzone del Quebec, autore delle canzoni E non è finita, C’erano una volta le persone felici et Il tempo è bello non c’è più.

Il compositore è morto all’età di 83 anni, circondato dai suoi cari, si apprende Il diario.

Nato a Verdun nel 1941, Stéphane Venne scrive le sue prime canzoni alla fine degli anni Cinquanta, quando è ancora adolescente. Ha iniziato la carriera musicale come cantautore a metà degli anni ’60 (dal 1964 al 1967), poco dopo aver collaborato con Denys Arcand e Denis Héroux alla sceneggiatura e alla produzione della colonna sonora dei film. Da solo o con altri et Fino al collo.

Dopo aver pubblicato tre album all’inizio della sua carriera, il cantautore, che odiava essere un artista, è diventato noto soprattutto per le sue collaborazioni con altri artisti, per lo più interpreti donne, tra cui Isabelle Pierre, Renée Claude ed Emmanuëlle , con cui lavora a lungo.

Le sue parole hanno attraversato i secoli e segnato il mondo francofono. La sua canzone Un giorno, un giorno fu scelto, a seguito di un concorso da lui vinto, come sigla dell’Esposizione Universale di Montreal del 1967 (Expo 67), mentre il Parti Québécois utilizzò Il domani appartiene a noi come tema per la sua campagna elettorale del 1976.

Scrivendo oltre 400 canzoni durante la sua carriera, incluse Il tempo è bello di Isabelle Pierre, E’ l’inizio di un nuovo tempo di Renée Claude o anche Il mondo sottosopra et E non è finita da Emmanuelle, Stéphane Venne è stato inserito nella Canadian Authors and Composers Hall of Fame nel 2017.

L’istituzione lo descrive come “uno degli autori e compositori più brillanti e stimolanti della sua generazione”.

Componendo occasionalmente jingle pubblicitari, il paroliere ha anche partecipato attivamente alla promozione della SuperFrancoFête de Québec, oltre a presiedere, nel 1975, il consiglio di amministrazione del Chant’August, un gigantesco festival di musica che riunisce più di 525 artisti, tra cui Monique Leyrac, Claude Léveillée e Plume Latraverse.

Ha anche composto la colonna sonora per diversi film, tra cui Dove sei allora? (1969), Maschi (1971), Fatturati in faccia (1971) et I Piumini (1981), e fondò, nel 1972, con Frank Furtado, l’etichetta discografica Solset (detta anche Sol-7) per finanziare le proprie produzioni.

Allo stesso tempo, diventa agente di artisti e prende sotto la sua ala protettrice la cantante Emmanuëlle, la prima artista che firma con Solset.

A cavallo degli anni Novanta, Stéphane Venne lavora come delegato culturale a Parigi. Al suo ritorno, divenne direttore delle comunicazioni presso la Comunità urbana di Montreal.

L’effetto Accademia delle Stelle

La sua carriera musicale ha avuto una seconda ventata quando la sua canzone E non è finita è stato rilevato dal team di produzione del tele-hook Accademia delle Stelle tanto da farne la sigla della sua primissima edizione, nel 2003.

Stéphane Venne ha poi collaborato con il finalista di Accademia delle Stelle Marie-Élaine Thibert per aver scritto il suo album e per la canzone che dà il titolo al film di Léa Pool La farfalla blu (2004), Il cielo è mio.

Ha pubblicato anche un libro sulla creazione dei suoi successi con Éditions Stanké nel 2006 ed è tornato alla creazione nel 2010.

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