Il Consiglio federale in carica da lunedì al WEF di Davos

Il Consiglio federale in carica da lunedì al WEF di Davos
Il Consiglio federale in carica da lunedì al WEF di Davos
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Come ogni anno, il Consiglio federale partecipa attivamente al Forum economico mondiale di Davos, la cui edizione 2025 si svolgerà dal 20 al 24 gennaio. Questo venerdì ha annunciato la presenza ufficiale di sei dei suoi membri. L’unico per il quale non è stato annunciato alcun incontro è il ministro Albert Rösti.

La presidente della Confederazione e responsabile delle finanze Karin Keller-Sutter incontrerà i capi di Stato e di governo. Al centro dell’attenzione ci saranno le relazioni della Svizzera con i Paesi europei, l’UE e i Paesi del G20. Le discussioni si concentreranno principalmente sulla tesa situazione geopolitica e sulle notizie economiche e finanziarie internazionali. Celebrerà inoltre il 75° anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Svizzera e la Cina insieme al vicepremier cinese Ding Xuexiang.

Il vicepresidente del Consiglio federale e capo del Dipartimento federale dell’economia Guy Parmelin ha un programma lungo quanto il suo braccio. Approfitterà del WEF per firmare accordi di libero scambio con Thailandia e Kosovo. Successivamente incontrerà la vice primo ministro ucraina Yulia Svyrydenko per firmare un “Memorandum d’intesa” sulla partecipazione delle imprese svizzere alla ricostruzione dell’Ucraina.

Il vodese ha poi un lungo elenco di incontri: il primo ministro moldavo Dorin Recean, accompagnato dal suo vice primo ministro Dumitru Alaiba, poi ministri come Gan Kim Yong (Singapore), Jonathan Reynolds (Regno Unito), Rosan Perkasa Roeslani (Indonesia), Ryad Mezzour e Karim Zidane (Marocco) e Majid Alkassabi (Arabia Saudita).

Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri, nei suoi incontri bilaterali si concentrerà sulla politica europea nonché sulla situazione in Ucraina e nel Medio Oriente. La ministra dimissionaria Viola Amherd, capo dell’esercito, discuterà con gli altri ministri della Difesa della situazione della sicurezza in Europa dopo questi due conflitti.

Elisabeth Baume-Schneider, capo del Dipartimento federale dell’Interno, si concentrerà al WEF su due temi: l’importanza dell’innovazione digitale per il sistema sanitario e il ruolo di fonti di dati affidabili nella lotta alla disinformazione. Infine, Beat Jans, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia, discuterà a livello bilaterale di sicurezza, migrazione e Stato di diritto, in particolare con il ministro degli Esteri tunisino Mohamed Ali Nafti o con la presidente dell’Europol Catherine De Bolle.

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