Una campagna legale contro i ladri d’identità dei giornalisti in Marocco

Una campagna legale contro i ladri d’identità dei giornalisti in Marocco
Una campagna legale contro i ladri d’identità dei giornalisti in Marocco
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Questo articolo è stato tradotto automaticamente da HIBAPRESS, la versione araba:

Heba Press – Muhammad Zariyouh

Moulay Hassan El Daki, nuovo procuratore generale del re presso la Corte di cassazione e capo della procura generale, ha inviato una nota ai procuratori generali delle corti d’appello invitandoli a coordinarsi con i procuratori del re nell’ambito dei loro servizi giudiziari.

La nota sottolinea la necessità di dare istruzioni alla polizia giudiziaria affinché effettui ricerche accurate su coloro che affermano di esercitare la professione di giornalista senza soddisfare le condizioni di legge previste.

Secondo fonti ben informate, il 2 gennaio il ministro della Giustizia, Abdel Latif Wehbe, ha inviato una lettera al procuratore generale della Repubblica, chiedendo che la legge venga applicata contro chiunque si atteggi a giornalista senza possedere una tessera professionale rilasciata da il Consiglio Nazionale della Stampa.

Wehbe ha sottolineato che il rispetto delle leggi garantisce la tutela della professione e la sua regolamentazione in conformità con l’attuale quadro giuridico.

Il corrispondente ha sottolineato che alcuni dipartimenti e relatori esterni invitano le persone a coprire le loro attività senza verificare la loro identità giornalistica, il che apre la strada agli imitatori di entrare nei dipartimenti e sfruttare le loro caratteristiche fittizie per scopi sospetti.

Nello stesso contesto, la corrispondenza conteneva istruzioni indirizzate alla Direzione generale della Sicurezza nazionale, al comando della Gendarmeria reale e al Ministero degli Interni affinché verificassero l’identità dei giornalisti che coprivano i loro interessi.

Ha spiegato che solo un giornalista possiede una tessera professionale rilasciata dal Consiglio nazionale della stampa e che chiunque eserciti la professione senza questo accreditamento è considerato una violazione della legge ed è soggetto a sanzioni legali.

Queste misure mirano a combattere il caos nel settore del giornalismo e a garantire che tutti i professionisti rispettino le leggi che regolano la professione, rafforzandone così la credibilità e prevenendo lo sfruttamento improprio di questa capacità.

Marocco

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