Le persone che testimoniano vanno dal “dipendente di un albergo in cui ha soggiornato l’Abbé Pierre”, agli “operatori sanitari che lavorano negli ospedali” dove è stato ricoverato, a un volontario per un campo giovanile o una missione umanitaria, passando per un familiare o anche un assistente di volo.
Questo è il terzo rapporto dell’azienda commissionato da Emmaüs International, Emmaüs France e dalla Fondazione Abbé Pierre per far luce sulle azioni dell’Abbé Pierre, il cui vero nome è Henri Grouès.
Nel luglio 2023, la prima esplosione di rivelazioni basate su 7 testimonianze ha suscitato un’onda d’urto poiché l’abate Pierre, instancabile difensore dei poveri e degli indigenti, è da tempo un’icona.
A settembre, un secondo rapporto contenente 17 nuove testimonianze ha portato la Fondazione Abbé Pierre ad annunciare la decisione di cambiare nome e Emmaüs di chiudere definitivamente il luogo della memoria dedicato al sacerdote situato a Esteville (Seine-Maritime).
Le ultime testimonianze “non consentono assolutamente di stilare un inventario esaustivo del comportamento dell’abate Pierre”, insiste la società Egaé nel suo rapporto, rilevando “altre testimonianze, talvolta anonime o incomplete”.
L’abate Pierre era presumibilmente cliente di un bordello in Svizzera