Los Angeles sta bruciando –
Venti di Santa Ana, un fenomeno che favorisce gli incendi
Provenendo da est, questi forti venti sono comuni in California da settembre a maggio. Sono noti per seccare notevolmente le colline.
Pubblicato oggi alle 8:42
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Gli incendi nell’area metropolitana di Los Angeles sono alimentati dai venti di Santa Ana, un fenomeno meteorologico noto per seccare le colline fino al punto di infiammarle.
Questi forti venti si verificano quando l’aria fredda si accumula in Nevada e Utah, stati confinanti con la California. Mentre questa massa d’aria si sposta verso ovest e scende lungo le montagne della California, si riscalda e si secca.
Vegetazione secca, braci sparse
I venti di Santa Ana possono creare condizioni favorevoli per incendi mortali o alimentarli quando infuriano, seccando la vegetazione.
Questi forti venti hanno così aggravato gli incendi in corso a Palisades (23.700 ettari bruciati) e Eaton (14.000 ettari) soffiando braci ardenti verso zone di vegetazione, secche ma ancora illese.
Mentre i vigili del fuoco continuano a combattere le fiamme, il servizio meteorologico degli Stati Uniti prevede un “comportamento estremo del fuoco”, che raggiungerà il picco con venti di 70 miglia orarie in una “situazione particolarmente pericolosa (PDS)” a partire da martedì mattina.
Aria più calda e più secca
I venti di Santa Ana soffiano solitamente tra settembre e maggio, di solito in serie di pochi giorni. Quando si forma un anticiclone sui deserti orientali della California, spinge l’aria verso la costa del Pacifico. Mentre scende dalle montagne di Santa Ana e dal massiccio della Sierra Nevada e soffia attraverso le valli, quest’aria si comprime, si riscalda e si asciuga.
La California meridionale soffre da tempo di venti caldi e secchi che abbattono gli alberi e creano nuvole di polvere. Nel 2017, il Thomas Fire è stato alimentato dai venti di Santa Ana. Aveva distrutto più di 1000 strutture.
Effetti sulla salute mentale
Secondo i meteorologi la settimana scorsa hanno raggiunto un’intensità che non si vedeva dal 2011, con raffiche fino a 160 km/h. Il quotidiano americano “Washington Post” paragona questo fenomeno meteorologico a un “gigantesco asciugacapelli”.
Gli scrittori descrivono gli effetti di questi venti sulla salute mentale dei residenti. L’autore americano Raymond Chandler una volta scrisse che i venti di Santa Ana, così caldi, “increspano i capelli, irritano e causano prurito alla pelle”.
Joan Didion, da parte sua, ha detto che hanno scatenato “tempeste di sabbia lungo la Route 66, seccando le colline e i tendini fino al punto di infiammabilità”.
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