Mark Zuckerberg si rivela al microfono di un conduttore conservatore

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Il fondatore di Facebook e Meta ha parlato nel podcast del conduttore conservatore americano Joe Rogan. Discute in particolare della sua scelta di rimuovere il servizio di fact-checking dalle sue piattaforme negli Stati Uniti.

Pubblicato il 13/01/2025 12:36

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Mark Zuckerberg, CEO di Meta Group, durante un’audizione al Senato degli Stati Uniti, 31 gennaio 2024. (ANDREW CABALLERO-REYNOLDS/AFP)

Il boss di Meta, Mark Zuckerberg, continua la sua trasformazione trumpista. Il fondatore di Facebook continua a prendere a calci il futuro presidente, soprattutto dopo la sua vittoria a novembre. La settimana scorsa, tra le altre cose, ha fatto visita a Donald Trump nella sua casa in Florida e ha rimosso il fact-checking dalle sue piattaforme negli Stati Uniti. Un servizio che paragona all’ombra del “Grande Fratello” nel romanzo di George Orwell 1984, in un’intervista rilasciata al podcast del conduttore conservatore Joe Rogan.

Un modo per Mark Zuckerberg di giustificare la rimozione del fact-checking su Facebook e Instagram, gestito da organizzazioni indipendenti negli Stati Uniti. “È davvero un terreno scivoloso. Sono arrivato al punto in cui mi sono detto che questo programma stava distruggendo la fiducia, soprattutto negli Stati Uniti”crede perfino al boss di Meta.

Invece, un sistema di note consentirà agli utenti di aggiungere contesto a determinati post, come sulla rete X di Elon Musk.

E il parallelo con il fondatore di Tesla e Space X non si ferma qui. Mark Zuckerberg accusa il governo Biden di censura. Sono stati eliminati anche i programmi intesi a promuovere la diversità tra il personale.

Il mondo imprenditoriale, secondo il direttore generale di Meta, lo sarebbe “evirato”. “Questo tipo di energia maschile, penso che sia una buona cosa.”

“Penso che una cultura aziendale che celebra un po’ di più l’aggressività abbia i suoi meriti, molto positivi”.

Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook

in un’intervista con Joe Rogan

Il boss di Meta diventa una copia tardiva di Elon Musk, mentre il mondo “tech” continua ad allinearsi con Donald Trump. Mark Zuckerberg gli assicura che lo vuole “semplicemente” Che l’America trionfi.

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