CONTRAPUNTO – Cedendo ai socialisti, ai comunisti e agli ecologisti, François Bayrou commetterebbe un errore tattico oltre che storico.
La causa purtroppo sembra compresa. Il governo si prepara a capitolare alla sinistra sulla riforma delle pensioni. Le discussioni non sono finite, ma Olivier Faure e Marine Tondelier si sono presi la responsabilità di ricordare questa domenica il prezzo della loro non censura. E completamente ossessionato dall’idea di non subire la stessa sorte di Michel Barnier, François Bayrou si prepara, salvo sorprese dell’ultimo minuto, a cedere. Certamente, il detentore di Matignon, Éric Lombard ed i ministri interessati giureranno di rifiutare un’alternativa che amplierebbe ulteriormente i deficit. Utilizzeranno la creatività semantica per affermare che non vi è né abrogazione né sospensione della riforma del 2023, ma chi si lascerà ingannare?
Qualsiasi pausa verrà pagata con ulteriori miliardi; anche se l’obiettivo è consentire il voto su un bilancio che dovrebbe ridurre i deficit. Una rinuncia del genere, soprattutto se riguardasse i 64enni, sarebbe storica. Tutte le riforme pensionistiche sono state attuate con dolore e…
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