“Le piattaforme devono rispettare le regole”, avverte l’Ue

“Le piattaforme devono rispettare le regole”, avverte l’Ue
“Le piattaforme devono rispettare le regole”, avverte l’Ue
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L’inversione di rotta di Meta sul controllo dei fatti e le modifiche alla sua politica di moderazione continuano a sollevare preoccupazioni. Il capo della sovranità digitale europea ha dichiarato sabato che l’Europa garantirà che le piattaforme dei social media rispettino i diritti dei cittadini e rispettino le sue regole.

Il capo di Meta, Mark Zuckerberg, questa settimana ha accusato l’Europa di “censura”. Ha fatto eco ai commenti di Elon Musk, che ha criticato una legge fondamentale dell’UE sui contenuti digitali ed è uno stretto alleato del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump.

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“Un ambiente digitale sicuro ed equo”

“Le piattaforme di social media svolgono un ruolo enorme nella vita quotidiana delle persone, ma hanno anche un’enorme importanza e influenza a livello sociale ed economico. In Europa, vogliamo creare un ambiente digitale sicuro ed equo”, ha scritto su X Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo della Commissione europea, responsabile della sovranità tecnologica su X.

“Il nostro compito è garantire che i diritti dei cittadini europei siano rispettati e che la nostra legislazione venga applicata. Ciò garantisce condizioni di parità e un ambiente online sicuro per tutti”, ha aggiunto in un secondo messaggio.

I commenti di Henna Virkkunen sembrano una difesa contro i recenti attacchi di Mark Zuckerberg contro l’Unione Europea, ma lei si è astenuta dal fare un riferimento diretto al boss di Meta (Facebook, WhatsApp) o a Elon Musk, quello di x.

Multe record imposte alle aziende tecnologiche

Venerdì, in un’intervista con il popolare podcaster Joe Rogan, Mark Zuckerberg ha invitato Trump ad agire per difendere le grandi aziende tecnologiche statunitensi dalle sanzioni dell’UE. “Penso che sia un vantaggio strategico per gli Stati Uniti avere molte delle aziende più forti al mondo. E penso che difenderlo dovrebbe far parte della strategia americana in futuro”, ha affermato il capo di Facebook.

Ha inoltre affermato che l’UE ha multato le aziende tecnologiche “per oltre 30 miliardi di dollari negli ultimi 10 o 20 anni”, sostenendo che la sua politica nei confronti delle aziende era “quasi come una tariffa”.

Le dichiarazioni arrivano pochi giorni dopo che Meta Group ha annunciato che avrebbe abbandonato il fact-checking di terze parti negli Stati Uniti e che sarebbe passato a un modello noto come “Community Note” reso popolare da X, in cui gli utenti stessi moderano e sfatano le bugie.

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