Quando Tebboune evoca indirettamente le amputazioni territoriali subite dal Marocco a vantaggio dell’Algeria

Quando Tebboune evoca indirettamente le amputazioni territoriali subite dal Marocco a vantaggio dell’Algeria
Quando Tebboune evoca indirettamente le amputazioni territoriali subite dal Marocco a vantaggio dell’Algeria
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In una dichiarazione ufficiale, il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune ha descritto Boualem Sansal come “impostore che (…) arriva a dire che metà dell’Algeria appartiene ad un altro Stato», lascia intendere il Marocco. Tuttavia, Sansal non ha mai fatto una simile dichiarazione. I suoi commenti esatti fatti il ​​2 ottobre 2024 a un media francese erano infatti i seguenti: “Quando la Francia colonizzò l’Algeria, tutta la parte occidentale dell’Algeria faceva parte del Marocco. Le prove storiche considerate ad Algeri come alto tradimento punibile con l’ergastolo…

Ancora una volta, dicendo che “Quando la Francia colonizzò l’Algeria, tutta la parte occidentale dell’Algeria faceva parte del Marocco», Boualem Sansal non faceva altro che ripetere quello che tutti gli storici sanno – con la naturale eccezione degli storici ufficiali algerini, cioè che prima della colonizzazione, tutto quello che è diventato oggi l’Occidente algerino, cioè Touat, Tidikelt, Gourara, Tindouf, Béchar e Tabelbala, era marocchino terra governata da tempo immemorabile da caid nominati dal Sultano del Marocco.

Tuttavia, è sempre in seguito alle spartizioni coloniali che queste regioni sono state strappate al Marocco, tanto che, al momento dell’indipendenza, a quest’ultimo è stato chiesto di ratificare la loro perdita… e di accettare che fossero offerte all’Algeria, Stato nato nel 1962 da la volontà del generale de Gaulle. Ma, per il bene della soluzione politica regionale e della fraternità del Maghreb, il Marocco rinunciò alle sue legittime rivendicazioni territoriali nei confronti dell’Algeria, aspettandosi il sostegno di quest’ultima nella sua politica di restituzione del Sahara marocchino, allora colonia spagnola. . Ma le speranze marocchine furono deluse, perché l’Algeria divenne il principale sostegno del Polisario.

“Ora che il velo della falsa storia è stato squarciato, si aprirà il dibattito sull’esistenza storica della nazione algerina”.

Oggi, le reazioni quasi isteriche delle autorità algerine dimostrano che Boualem Sansal le ha assestato un colpo terribile, rompendo il tabù su cui poggia la falsa storia fabbricata dal 1962 e al quale si aggrappa il “Sistema” che governa l’Algeria. Un “Sistema” che non cessa di comportarsi come l’erede ombroso dell’Algeria francese. Infatti, è stata la Francia a riunire le regioni che avrebbero formato l’Algeria e a darle i suoi confini. A ovest, queste ultime sono state tracciate dall’amputazione territoriale del Marocco (Touat, Tidikelt, Gourara, Tindouf, Béchar, Tabelbala, ecc.), mentre a sud hanno aperto l’Algeria su un Sahara che aveva, e per definizione, mai posseduto.

Il “crimine” di Boualem Sansal è quello di aver ricordato queste verità storiche… Ma, squarciato ormai il velo della falsa storia, è il dibattito sull’esistenza storica della nazione algerina che si aprirà ora, sicché non è più possibile nascondere che il paese è passato direttamente dalla colonizzazione turca a quella francese e che l’unità algerina è un’eredità della Francia. Fino al nome che gli fu dato nel 1839 dal generale Schneider. Il periodo ottomano non vide un’evoluzione verso uno stato-nazione algerino, perché, a differenza dei Karamanli in Libia e degli Husseiniti in Tunisia, non vi fu alcuna emergenza nella reggenza di Algeri. una dinastia nazionale o prenazionale.

Fissato su una falsa storia divenuta dogma e scritta a partire dal 1962 per legittimare il potere della casta che spodestò il Governo Provvisorio della Repubblica Algerina (GPRA) al momento dell’indipendenza, il “Sistema” è stato toccato nelle sue vivide opere dall’affare Sansal. Come attraverso quest’ultimo, è il filo della menzogna che comincia a essere tirato, l’intero edificio comincia quindi a incrinarsi.

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