Mentre viaggiava con il suo compagno, la studentessa spagnola è stata uccisa venerdì dal colpo sferrato dal tronco di un pachiderma in un centro dell’isola di Yao Yai.
Una gita turistica che va storta. Blanca Ojanguren Garcia, una donna spagnola di 22 anni, è stata attaccata a morte da un elefante venerdì in un centro sanitario a Koh Yao, sull’isola di Yao Yai, nel sud-ovest della Thailandia. Lo dice la testimonianza di un dipendente riportata dall’agenzia di stampa spagnola EFE la studentessa dell’ultimo anno di Giurisprudenza e Relazioni Internazionali all’Università di Navarra, in Spagna, era andata con il suo compagno in piscina.
Mentre la giovane stava lavando l’elefante davanti a una ventina di persone, vide il pachiderma travolgerla con un colpo della proboscide, uccidendola sul colpo. Secondo Notizie dal cielo l’animale sarebbe stato vittima di a “stress” importante quando lo studente si avvicinava a lui. Tra le prime ipotesi avanzate per spiegare questo atto si evidenziano le attività regolari e quotidiane con i turisti.
Gli animali in Thailandia sono oggetto di numerose attrazioni turistiche, come i bagni degli elefanti. Pratiche regolarmente denunciate dalle associazioni per la protezione e la preservazione degli animali selvatici. Secondo il Dipartimento dei parchi nazionali della Thailandia, più di 4.000 elefanti vengono utilizzati nei santuari, nei parchi nazionali e nelle riserve naturali del paese, come Koh Yao. Delle 240 morti legate agli attacchi di elefanti registrate dal dipartimento, 39 avrebbero perso la vita nel 2024.
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