“Siamo completamente in sintonia con il capo dello Stato”. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Alleanza delle forze per il progresso (Afp), Alioune Badara Diouck. Interrogato da L’AS, il progressista plaude all’annuncio di Bassirou Diomaye Faye relativo alla razionalizzazione dei partiti politici.
“La constatata inflazione dei partiti politici, favorita da un’applicazione troppo lassista dei testi in vigore, ha portato ad un’eccessiva frammentazione e ad un’inflazione preoccupante, dannosa per un respiro democratico di qualità”, si è rammaricato il successore di Macky Sall, nel suo messaggio di Capodanno, prima di annunciare “ consultazioni nel prossimo futuro con l’obiettivo di apportare maggiore leggibilità, maggiore trasparenza e maggiore razionalizzazione”.
“C’è stata un’evoluzione esponenziale dei partiti politici a partire dal regime di Wade”, conferma l’interlocutore del giornale. Quando Diouf se ne andò, nel 2000 c’erano 42 partiti politici. Tra il 2000 e il 2024, il numero dei partiti è aumentato di quasi 20 volte”.
Oggi, stima Diouck, “siamo quasi a 430 partiti politici”. Anche se “la Costituzione garantisce il diritto di associazione”, questa “libertà di associazione deve essere regolata meglio attraverso nuovi strumenti come la petizione e le firme dei consiglieri per andare alle elezioni”, suggerisce in un intervento ripreso da Seneweb.
In questa scia, sviluppa il leader politico, “bisogna rimettere tutto questo nell’arsenale per la creazione di un partito politico”: “Le cose sono facili. Per avere un partito politico ci vuole un’assemblea generale di poche persone e poche firme. Penso che dobbiamo rivedere il sistema. I criteri per la creazione dei partiti politici dovranno essere inaspriti. Richiede l’unzione di diversi cittadini con il numero di firme richiesto per creare un partito politico. Distinguere tra associazioni comunitarie e partiti politici. […]»