il presidente, il suo direttore e una “falsa zia presidenziale” dietro le sbarre

il presidente, il suo direttore e una “falsa zia presidenziale” dietro le sbarre
il presidente, il suo direttore e una “falsa zia presidenziale” dietro le sbarre
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La vicenda Omart City, una vasta truffa legata all’edilizia sociale, continua a scuotere la sfera giuridica e quella mediatica. Come rivelato Liberazioneil presidente dell’Omart, Abdoulaye Mamadou Guissé, il suo capo di gabinetto Pape Boubacar Camara e Khady Faye, erroneamente presentata come la zia del presidente Bassirou Diomaye Faye, sono stati incriminati e posti sotto mandato di arresto dal giudice del secondo ufficio della Pikine -Corte di Guédiawaye.

Accuse pesanti

Nel mirino i tre principali imputati associazione a delinquere, frode e riciclaggio di denaro. Questo caso evidenzia un sofisticato sistema di frode nel quadro di un programma di edilizia sociale, in cui false promesse attiravano le vittime in cerca di un alloggio.

Secondo le rivelazioni di Liberazioneil reclutamento dei partecipanti si è affidato a presunte figure autoritarie, come Khady Faye, che si è atteggiato a qualcuno vicino al Presidente della Repubblica per dare credibilità alle procedure fraudolente.

Una rete sotto indagine nazionale

Abdoulaye Mamadou Guissé, già sotto l’influenza di mandato d’arresto emesso dal giudice senior del tribunale di Diourbelè anche al centro di un’indagine condotta dalla Sezione di Ricerca (SR) di Saint-Louis. Quest’ultimo mira a smantellare l’intera rete coinvolta in questo sistema di frode che sembra estendersi ben oltre Pikine-Guédiawaye.

Vittime intrappolate

I dettagli del caso rivelano un progetto abilmente costruito, in cui decine, se non centinaia, di cittadini sono stati convinti a investire in alloggi sociali che non esistevano. Queste pratiche fraudolente hanno causato perdite finanziarie significative alle vittime, molte delle quali restano in attesa di giustizia.

Giustizia di fronte ad uno scandalo nazionale

Per l’accusa la gravità dei fatti giustifica a approfondita informazione giudiziaria. Le accuse e i mandati d’arresto segnano un passo fondamentale, ma il caso è lungi dall’essere risolto. Le indagini in corso, condotte da diverse giurisdizioni, suggeriscono nuove rivelazioni nelle prossime settimane.

Come sottolineato Liberazioneil caso Omart City evidenzia la necessità di rafforzare i meccanismi di controllo nei progetti di edilizia sociale, dove le speranze dei cittadini possono essere facilmente sfruttate da reti dannose.

Il resto dell’indagine dovrebbe far luce su questa vicenda che unisce frode, manipolazione e violazione della fiducia su larga scala.

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