Il Marocco mira a trasformarsi da importatore in esportatore di energia, in particolare attraverso l’idrogeno verde e i suoi derivati, ha sottolineato mercoledì a Rabat, Hicham Bouzekri, direttore della ricerca, sviluppo e industria dell’Agenzia marocchina per l’energia sostenibile.
L’idrogeno verde costituisce una “risorsa fondamentale per il futuro dell’energia in Marocco”, ha osservato Bouzekri, aprendo la 2a edizione della Conferenza internazionale sull’idrogeno verde, posta sotto il tema “Verso un ecosistema dedicato all’idrogeno verde”.
In questa occasione ha sottolineato gli sforzi del settore privato, fortemente sostenuti dal governo, rilevando che questi sforzi hanno già permesso di attrarre 40 consorzi internazionali.
In questo senso, ha ricordato la riunione del comitato direttivo responsabile dell’“Offerta Marocco” in materia di idrogeno verde, che ha proceduto alla preselezione di una serie di progetti che coprono essenzialmente le tre regioni delle province del sud del Regno : la regione Guelmin – Oued Noun, la regione Laayoune Sakia El Hamra e la regione Dakhla – Oued Eddahab.
Bouzekri ha inoltre sottolineato che questo incontro, che è stata un’opportunità per attuare le Alte Istruzioni Reali volte ad accelerare l’attuazione dell’“Offerta del Marocco” nel campo dell’idrogeno verde, con la qualità richiesta e per rispondere ai leader di progetto nazionali e stranieri in questo promettente settore, ha permesso di esaminare il quadro contrattuale relativo alla base fondiaria pubblica destinata alla realizzazione di questi progetti e i meccanismi in grado di ottimizzarne l’utilizzo.
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Gli studi condotti dall’Agenzia internazionale per l’energia rinnovabile (IRENA) e dall’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) hanno classificato il Marocco tra i primi tre paesi al mondo in grado di produrre idrogeno a costi competitivi, ha affermato.
Da parte sua, Daniel Hissel, professore all’Università della Borgogna Franca Contea in Francia, ha indicato che il Marocco dispone di un’immensa risorsa solare che deve essere ottimizzata e trasformata in idrogeno verde, al servizio dell’energia pulita.
Hissel, che dirige anche la Federazione per la ricerca sull’idrogeno del Centro nazionale di ricerca scientifica (CNRS-Francia), ha spiegato in una dichiarazione al MAP che questa risorsa solare potrebbe essere convertita in idrogeno, quindi venduta ai paesi meno dotati di risorse solari. per soddisfare le esigenze industriali, agricole e di altro tipo legate alla riduzione delle bollette energetiche.
Secondo l’esperto francese, l’idrogeno è un vettore energetico che “ci permetterà di immagazzinare energia, in particolare energia rinnovabile, che faciliterà la produzione di elettricità utilizzando, ad esempio, i pannelli fotovoltaici” .
Dopo aver elencato le diverse applicazioni e usi dell’idrogeno verde, in particolare nel campo della mobilità, ha chiesto di trasformare in futuro questo idrogeno in ammoniaca, un sostituto privo di carbonio dei combustibili fossili.
Da parte sua, Nadia Yousfi, professoressa dell’Università della Borgogna Franca Contea, ha affermato che questa conferenza si concentrerà sull’esame dei progressi compiuti nel campo dell’idrogeno verde, nonché degli ostacoli allo sviluppo, evidenziando la necessità di promuovere gli aspetti legati al rafforzamento delle competenze necessarie a sostenere l’innovazione e la ricerca in questo settore.
La conferenza costituisce un’opportunità per formulare strategie e sviluppare sistemi di lavoro che integrino le dimensioni educativa e sociale necessarie per sostenere la transizione verso sistemi energetici sostenibili, dove l’idrogeno verde e i suoi derivati occupano un posto importante.
Questo evento si concentra su diversi temi riguardanti in particolare “l’energia solare ed eolica per l’idrogeno verde”, “l’efficienza dell’elettrolisi”, “l’energia solare termica”, “progetti di gestione dell’energia”, “la catena del valore dell’idrogeno verde”, oltre all’”economia dell’idrogeno verde” e alle “formule magnetiche per la liquefazione dell’idrogeno”.
Con MAPPA