Questo arresto violento avviene nel mezzo di un’ondata di proteste contro il potere e dopo le minacce di repressione da parte del Primo Ministro.
Pubblicato il 04/12/2024 14:28
Aggiornato il 04/12/2024 14:44
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La polizia georgiana ha picchiato e arrestato un leader dell’opposizione mercoledì 4 dicembre, durante un’irruzione negli uffici del suo partito. Leader del partito Akhali, che appartiene alla Coalizione per il Cambiamento, Nika Gvaramia è stata brutalizzata e poi portata via da agenti di polizia incappucciati, secondo le immagini trasmesse in diretta dal canale televisivo indipendente Pirveli.
L’arresto avviene quando la polizia è entrata nei locali di diversi gruppi di opposizione, riferiscono i media locali. Questi raid hanno preso di mira in particolare il Movimento Nazionale Unito, nemico giurato del partito al governo Sogno Georgiano, e diversi componenti della Coalizione per il Cambiamento. Secondo i giornalisti presenti sul posto, la polizia sta cercando diverse persone accusate di aver preso parte alle violenze durante le ultime notti di manifestazioni e scontri.
Mercoledì sera in Georgia, nella capitale Tbilisi, si terrà la settima notte consecutiva di mobilitazione, mentre il governo è accusato di abbandonare le ambizioni europee del Paese caucasico per avvicinarsi a Mosca. Le manifestazioni sono scoppiate giovedì scorso dopo che il primo ministro ha annunciato il rinvio al 2028 delle ambizioni di adesione dell’ex repubblica sovietica all’Unione europea. Il rigetto della richiesta di invalidare i risultati delle elezioni legislative martedì, mentre l’opposizione denunciava brogli a vantaggio del potere, non ha causato l’abbandono della mobilitazione.