Pubblicato il 3 dicembre 2024 alle 15:34 / Modificato il 3 dicembre 2024 alle 21:57
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Le sfide finanziarie del 1° pilastro sono ulteriormente aumentate con l’adozione, lo scorso marzo, dell’iniziativa sulla 13a rendita AVS. Dal 2026, ciò comporterà ulteriori spese annuali nell’ordine dei miliardi. Secondo le proiezioni dell’UBS, tutte le promesse previdenziali superano i futuri ricavi del primo pilastro del 177% del prodotto interno lordo (PIL), ovvero di 1315 miliardi di franchi. “È essenziale una riforma strutturale che goda di un ampio sostegno, sia efficace a lungo termine e si basi su più componenti”, sottolinea lo studio condotto in collaborazione con il Centro di ricerca sui contratti di generazione dell’Università di Friburgo-Brisgau.
Per finanziare la 13a rendita il Consiglio federale ha inizialmente optato per l’aumento dei contributi dei dipendenti e dell’IVA. Infine, ha presentato al Parlamento una proposta che prevede solo l’aumento dell’Iva. Tutte le proposte presentate finora dal governo coprirebbero sicuramente le spese aggiuntive a medio termine, ma a lungo termine, osserva UBS, il deficit di finanziamento dell’AVS peggiorerà.
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