Charlie Dalin, Yoann Richomme e Sébastien Simon vengono presto sopraffatti dalla prima forte depressione

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Yoann Richomme e la sua Imoca “Paprec-Arkea”, al largo di Les Sables-d’Olonne (Vendée), 10 novembre 2024. LOIC VENANZA/AFP

Tre barche e altrettante atmosfere diverse… Martedì 3 dicembre, Charlie Dalin (Assicurazione sanitaria Macif), Sébastien Simon (Gruppo Dubreuil), Yoann Richomme (Paprec-Arkéa) e il loro foiler (monoscafi volanti da 18 metri) si stavano preparando, secondo il loro temperamento e la loro esperienza, all'arrivo della prima grande depressione che avrebbe dovuto raggiungere la testa della flotta dei 10e Vendée Globe nell'Oceano Indiano meridionale, entro 24-48 ore.

Dopo una rapida discesa dal Sud Atlantico, l'arrivo di questi forti venti – intorno ai 50 nodi a raffiche (ovvero intorno ai 90 km/h), accompagnati da un'ondata tra 6 e 8 metri – segna il momento delle scelte strategiche per i tre skipper chi, fino a domenica 1È Dicembre ha navigato in difficoltà e si è alternato in testa alla regata.

Per il suo primo tour mondiale da solista, senza sosta e senza assistenza, Yoann Richomme, 3e in classifica, martedì alle 16, a circa 300 miglia (480 km) dal leader, Charlie Dalin, che precedeva Sébastien Simon di una trentina di miglia (quasi 50 km), cerca di conciliare cautela e prestazione con un percorso del nord.

Yoann Richomme “davvero al top”

“Sto cercando di rimettermi di fronte alla grande depressione che ci sta colpendo [par l’ouest] e che ci influenzerà fino alla fine della settimana; poi, riprendo il mio cammino verso est”, spiegato, martedì mattina, a Mondo il bretone, 41 anni, al telefono. “Ho esitato a lungo a trasferirmi a sud [pour faire moins de route], ma non esisteva alcuna via di fuga da riparare, in caso di problema tecnico; la corsa [45 000 km au total] è ancora troppo lungo per mettere in bilico così tanti rischi. »

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La fatica accumulata dalla partenza da Sables-d'Olonne (Vendée) il 10 novembre, e soprattutto durante lo sprint tra il Brasile e la costa sudafricana – con medie di oltre 580 miglia (più di 900 km) in 24 ore, per i leader – è stato cancellato a casa da “qualche bel pisolino”.

“Mi sento davvero al meglio, continua Yoann Richomme. Ho appena issato le vele per la tempesta e non sono nemmeno senza fiato.”. Se le brevi notti del Sud non disturbassero un po' la sua routine alimentare… “È difficile programmare i pasti quando non sai veramente che ore sono”disse – si sarebbe lasciato addolcire dal “festa dell'albatros”tipico dei mari del sud, che lo circondano, sotto il sole. “Ieri ce n'era uno enorme e con uno sguardo! Questo mi ha davvero spaventato! »ride.

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