Attuato in Francia negli anni '60, il sistema “Ore di punta/Ore non di punta” mirava a far fronte ai picchi di consumo di elettricità, privilegiando l'elettricità nucleare, più disponibile durante la notte. Al giorno d’oggi, mentre le energie rinnovabili – tra cui, per la maggior parte, il fotovoltaico – svolgono un ruolo sempre più significativo, e anche gli usi elettrici si stanno evolvendo (in particolare con il riscaldamento e le auto elettriche), i dispositivi in atto sono diventati meno rilevanti. Sarà quindi sottoposto a una revisione, con l'obiettivo di renderlo più in linea con i periodi di maggiore o minore domanda sulla rete, e di consentire a circa 14 milioni di francesi di beneficiare di tariffe ancora più vantaggiose.
Verso un cambiamento tra gli orari non di punta e quelli di punta?-iStock-Erstudiostok.jpg
Ore di punta/ore non di punta: come funziona il sistema oggi?
L'opzione Ore di punta/ore non di punta (o HP/HC) di EDF si basa sul prezzo in kilowattora (kWh) che varia a seconda dell'intervallo di tempo di consumo. Il prezzo, più vantaggioso nelle ore non di punta, non solo riduce la bolletta elettrica del cliente (in media dal 25 al 30% se distribuisce circa il 30% dei suoi consumi nelle ore non di punta), ma regola anche, nell'arco della giornata, la domanda complessiva di elettricità… e, quindi, il rischio di congestione della rete elettrica. Concretamente, l'opzione tariffaria HP/HC prevede 16 ore di punta al giorno, necessariamente comprese nei periodi dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 20:00, e 8 ore di non punta al giorno, che saranno necessariamente comprese tra 12:00-17:00 e 20:00-08:00 La distribuzione di HP/HC dipende dal tipo di contatore elettrico di cui è dotato il consumatore. Se dotato di sportello elettronico, le fasce orarie sono definite sulla base della divisione geografica per zone. Se è dotato del contatore Linky, la distribuzione è determinata in modo casuale, sempre in base alla divisione geografica per zone. L'entità che definisce le fasce orarie per l'opzione HP/HC non è più EDF, come all'origine del dispositivo. Ormai è infatti il gestore della rete elettrica a svolgere questo ruolo, ovvero Enedis, nel 95% dei casi, o per il restante 5%, un'azienda di distribuzione locale (ELD).
Quali cambiamenti stanno arrivando?
Da metà maggio 2024, la Commissione per la regolamentazione dell’energia (CRE) ha intrapreso, con Enedis, un vasto progetto di revisione dell’attuale sistema. L’obiettivo principale del nuovo sistema, che dovrebbe vedere la luce il 1° agosto 2025, è quello di tenere conto dell’abbondante produzione di energia elettrica in estate, grazie al fotovoltaico. Pertanto, da novembre a marzo, gli orari non di punta dovrebbero essere spostati dalle 7:00 alle 11:00 e dalle 17:00 alle 21:00. A loro saranno dedicati gli orari dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 23:00. Potrebbero essere stabilite anche altre fasce orarie HC dalle 2:00 alle 6:00 e dalle 11:00 alle 17:00. Questi cambiamenti dovrebbero essere attuati gradualmente a partire dalla fine del 2025.