Il futuro capo di stato americano, Donald Trump, ha minacciato questo sabato, 30 novembre, di applicare dazi doganali del 100% ai paesi membri del BRICS+ se avessero agito per indebolire il dollaro americano.
Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa, Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti (EAU) sono i paesi presi di mira da questa minaccia, essendo membri di questa alleanza. Va inoltre notato che Azerbaigian, Malesia e Turchia hanno chiesto di aderire ai BRICS+ e diversi altri Stati hanno espresso il loro interesse.
Essendo il biglietto verde la valuta preminente e più utilizzata nel commercio mondiale, i paesi membri del BRICS+ e altri paesi in via di sviluppo esprimono il loro stufo di questo dominio del sistema finanziario globale da parte degli Stati Uniti, la cui valuta rappresenta circa il 58% delle riserve valutarie globali, secondo il Fondo monetario internazionale (FMI), e le transazioni delle principali materie prime, come il petrolio, vengono effettuate in dollari.
Tuttavia, la preminenza della valuta americana è minacciata dalla quota crescente del prodotto interno lordo (PIL) dei BRICS+ e dal piano di questa comunità di commerciare in valute diverse dal biglietto verde, una pratica chiamata “dedollarizzazione”.