Dichiarazione di politica generale: è il Primo Ministro che ha paura, altrimenti non c’è niente (di Marietou Dieng)

Dichiarazione di politica generale: è il Primo Ministro che ha paura, altrimenti non c’è niente (di Marietou Dieng)
Dichiarazione di politica generale: è il Primo Ministro che ha paura, altrimenti non c’è niente (di Marietou Dieng)
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Il dibattito sulla DPG del primo ministro occupa i titoli dei giornali e rimane il tema centrale delle discussioni di piazza e degli uffici. L’uscita del presidente del gruppo parlamentare euwi aggiunge benzina sul fuoco sull’obsolescenza del regolamento interno dell’Assemblea nazionale, edizione luglio 2021, dando così al Primo Ministro la libertà di scegliere quando venire a presentare la visione e le indicazioni del suo governo.

Tuttavia, di fronte ad un vuoto giuridico, argomento difeso e smantellato, un Primo Ministro democratico, preoccupato di un’alchimia tra potere esecutivo e potere legislativo, dovrebbe favorire tutte le sinergie possibili per rendere trasparente l’azione del governo e consentire al popolo sovrano di interagire attraverso i suoi eletti. funzionari a livello dell’Assemblea nazionale, perché ciò che viene fatto per noi senza di noi, di fatto viene fatto contro di noi.

Di seguito sono riportati alcuni punti che possono permetterci di apprezzare meglio il fatto che un Primo Ministro, sotto l’influenza dell’etica, della sua integrità morale e del suo patriottismo, dovrebbe essere ansioso di venire a fare la sua Dichiarazione di Politica Generale all’Assemblea nazionale:

1- PER IL RISPETTO DELLA SCADENZA RAGIONEVOLE

Secondo la sacrosanta realtà della nostra Repubblica, la dichiarazione di politica generale non dovrebbe eccedere il termine ragionevole successivo alla prassi parlamentare. E per il buon funzionamento della democrazia, il Primo Ministro può sottolineare l’importanza del rispetto dei valori simbolici delle nostre Istituzioni e del rafforzamento della separazione dei poteri. Facendo la sua dichiarazione di politica generale davanti all’assemblea nazionale, dimostra il suo impegno per una governance trasparente e responsabile.

2- PER LA VITALITÀ DELLA SUA RESPONSABILITÀ POLITICA

Sottolineando il suo dovere di riferire sull’azione del governo e sulla sua visione politica attraverso il PROGETTO, ai rappresentanti del popolo senegalese, attraverso la presentazione del suo programma, dimostra la sua volontà di assumersi il pesante compito di governare il Paese e i suoi cittadini.

3- PER IL DIALOGO E LA CONSULTAZIONE

La tradizione repubblicana richiede, per la realizzazione della collaborazione tra esecutivo e legislativo, il dialogo e la consultazione per una migliore considerazione delle aspirazioni del popolo senegalese.

Presentando la sua politica generale all’Assemblea nazionale, offre ai rappresentanti del popolo l’opportunità di discutere liberamente le questioni nazionali e di contribuire al processo decisionale.

4- PER LA RIVALORIZZAZIONE DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE

Il Primo Ministro può esprimere il desiderio di rafforzare l’immagine dell’Assemblea Nazionale come istituzione sentinella e vitale della democrazia.

Facendo la sua Dichiarazione di Politica Generale, dimostra il suo riconoscimento nei confronti del potere legislativo, quindi, delle persone che lo hanno fatto esistere e il loro desiderio di riconoscere il loro potere.

5- PER L’INTERESSE NAZIONALE

Il Primo Ministro può sottolineare che la sua Dichiarazione di Politica Generale mira soprattutto a presentare i suoi impegni a favore dello sviluppo e dell’interesse nazionale.

Esponendo le sue priorità e i suoi obiettivi davanti all’Assemblea Nazionale, dimostra la sua determinazione a lavorare per il benessere del Paese.

6. PER LA FIDUCIA DELLE TFP

Oltre alla popolazione locale desiderosa di comprendere la direzione del nuovo governo, la DPG si rivolge anche alla PTF che attende di avere chiarimenti sull’attuazione del “PROGETTO”. Dall’insediamento del presidente Diomaye Faye, la tabella di marcia del PROGETTO rimane incerta. Il Primo Ministro Ousmane SONKO deve quindi cogliere l’occasione per fornire risposte rassicuranti affinché le PTF si impegnino a sostenere il PROGETTO

In effetti, il rapporto tra la dichiarazione di politica generale del Primo Ministro (DPG) e il dibattito sull’orientamento di bilancio (DOB) è stretto. In generale, il Primo Ministro dovrebbe prima presentare la sua dichiarazione di politica generale all’Assemblea nazionale, esponendo così la visione e le linee generali della politica del governo. Seguirà il dibattito sull’orientamento di bilancio, durante il quale il ministro delle Finanze presenterà le linee generali della politica finanziaria e di bilancio del governo per il prossimo anno. Ciò consente di fornire una visione più globale della politica governativa prima di entrare nei dettagli finanziari. Questo dibattito sull’orientamento di bilancio consente ai parlamentari di familiarizzare con i piani di spesa e di entrate del governo, di porre domande e formulare raccomandazioni.

È quindi improbabile e inopportuno per noi deputati di questa XIV Legislatura che un Ministro delle Finanze possa essere invitato a presentare un dibattito sull’orientamento di bilancio senza aver prima ricevuto la dichiarazione di politica generale del nuovo Primo Ministro.

È noto che la dichiarazione di politica generale è spesso considerata un prerequisito essenziale per comprendere gli obiettivi e le priorità del governo e funge da quadro per le successive discussioni di bilancio.

Ma tuttavia, secondo la dichiarazione del gruppo parlamentare ebraico, il regolamento interno dell’Assemblea nazionale edizione luglio 2021, distribuito a tutti i deputati di questa 14a legislatura, è obsoleto, per cui il Primo Ministro non ha l’obbligo di venire a fare sua dichiarazione entro i 90 giorni previsti e ha la scelta della data che gli conviene.

Tuttavia, sono proprio queste norme interne che abbiamo evocato per far intervenire il Primo Ministro Amadou Ba 5 giorni prima della scadenza dei 90 giorni. Sono questi stessi regolamenti interni improvvisamente riconosciuti come falsi mercoledì 26 giugno 2024 che vengono usati come pretesto per un Primo Ministro apparentemente non pronto a confrontarsi con i suoi ex colleghi della seconda istituzione del paese.

Nell’interesse delle nostre popolazioni e nel senso del nostro ruolo di monitoraggio e controllo dell’azione di governo, saremo pazienti nell’accogliervi nella data da voi prescelta, perché questa DPG può essere informativa sulla vostra visione politica solo se esiste, la politica i problemi dell’opposizione responsabile e costruttiva si trovano altrove.

La signora MARIETOU DIENG

DEPUTATO NON REGISTRATO XIV LEGISLATURA

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