L’EPFL vuole rendere la musica classica più accessibile

L’EPFL vuole rendere la musica classica più accessibile
L’EPFL vuole rendere la musica classica più accessibile
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Creare una nuova connessione emotiva con la musica classica: questo l’obiettivo dell’installazione immersiva “Praeludium”, sviluppata dall’EPFL+ECAL Lab, il centro di design del Politecnico federale di Losanna.

Questa installazione sperimentale, che unisce suono e luce, sarà presentata per la prima volta al pubblico sabato al Festival internazionale di musica sacra di Friburgo (FIMS).

“Praeludium” – preludio in latino – mira a “rendere la musica classica più accessibile”, a “connettersi ad essa in un altro modo”, spiega a Keystone-ATS il responsabile del progetto Cédric Duchêne.

L’installazione comprende un sistema audio 3D con doppia corona di altoparlanti, otto stele luminose e una console touch. Ciò ti consente di interagire con la musica, ad esempio per evidenziarne la trama con motivi e aggiungere colori.

“L’approccio mira ad esprimere un sentimento emotivo, a riuscire a combinare più sensi”, indica Cédric Duchêne. Sottolinea che l’installazione non è un “semplice spettacolo di luci”, ma un nuovo modo di avvicinarsi e vivere la musica classica.

Il ruolo del colore

“Praeludium” è stato utilizzato anche per condurre diversi studi, in particolare per scoprire quali scenari consentissero “la migliore connessione emotiva” con la musica classica.

È emerso che l’ascolto in completa oscurità era preferibile all’ascolto combinato con la proiezione di pattern visivi bianchi. D’altra parte, quando si aggiunge il colore ai motivi, l’esperienza complessiva migliora significativamente, come ha dimostrato questo studio. “Il colore agisce come un motore emotivo”, osserva il signor Duchêne.

Per il Laboratorio EPFL+ECAL, queste osservazioni presentano “un grande potenziale per la promozione della musica classica presso un nuovo pubblico”, scrive il Laboratorio di Losanna nel suo comunicato stampa.

Presentazione al pubblico

L’installazione, che permette di “sentire con gli occhi” composizioni di Ravel, Berlioz e Fauré, è il risultato di due anni di lavoro. È stato realizzato da diversi specialisti – designer, ricercatori di interazione digitale, ingegneri e psicologi – che hanno collaborato regolarmente con i musicisti.

Al progetto, che sarà presentato al pubblico fino al 7 luglio alla FIMS, hanno partecipato anche la RTS e l’associazione Acousmatik di Friburgo. Sotto la Cupola è installato “Praeludium”, una stanza mobile di 12 metri di diametro e 6 metri di altezza, spiega Cédric Duchêne. Vengono offerte dimostrazioni che possono riunire fino a 50 persone. Si prevede inoltre di completare gli studi finora condotti.

Questo articolo è stato pubblicato automaticamente. Fonte: ats

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