dal progetto XXL alla mini ristrutturazione

dal progetto XXL alla mini ristrutturazione
dal progetto XXL alla mini ristrutturazione
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In nessun momento è stato menzionato il suo nome; nemmeno un accenno. Del vecchio progetto promosso, poi molto criticato, per sostenere un centro commerciale sul lato orientale della Gare du Nord, la stazione più grande d’Europa, non rimane nulla. Tutt’al più un fascicolo archiviato con l’elenco delle conquiste sfuggite alla Capitale. L’edificio che lo sostituisce, sulla piazza superiore, lato Faubourg Saint-Denis, è un vasto deposito per biciclette, “il più grande di Francia”, realizzata in legno, ricoperta di pannelli solari, una parte dei 1.186 posti erano già occupati martedì 25 giugno, giorno dell’inaugurazione.

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Un dettaglio che non lo è: il vetro dei lucernari è quello dei vecchi bruchi dei passaggi del Beaubourg, spiega Hélène Marbach, la direttrice dei lavori, alla serie di funzionari che la seguono durante una breve passeggiata attraverso la stazione ferroviaria. Il rivestimento del bancone della reception nella hall proviene da vecchie assi del pavimento dell’edificio demolito per dare un po’ d’aria alla stazione degli autobus.

Passare da tempio del consumo XXL a garage per biciclette progettato con materiali riciclati, secondo i principi che l’architetto Raphaël Ménard, direttore dell’agenzia Arep, diffonde quanto più può: raramente abbiamo visto uno swing più radicale.

A dire il vero, questa prima fase di ammodernamento di questa stazione dove transitano 700.000 persone ogni giorno è consistita anche nel cambiare e aggiungere scale mobili e nel migliorare la segnaletica. Quindi, le partenze per Lille sono dal padiglione 1. Per Londra o Bruxelles, dovete seguire la Union Jack disegnata sui cartelli “Hall 2”. L’accesso ai treni per Pontoise e Oise è più fluido. Infine la piazza è stata ampliata, l’attraversa una sola corsia di traffico, i taxi sono relegati nel seminterrato e sul lato ovest.

Seconda fase entro il 2027

Gli anelli olimpici sospesi nel cielo della sala Duthilleul, la più recente, ci ricordano che quest’opera doveva assolutamente essere consegnata prima dei Giochi di Parigi 2024. Questo era infatti uno dei problemi del progetto di Ceetrus, la società immobiliare di Auchan, ribattezzata Nhood, che garantiva, fino a tre anni fa, la conclusione nei tempi previsti. Il conto era un altro. Il costo complessivo era letteralmente esploso. Tra il 2018 e settembre 2021 è passato da 600 milioni di euro a 1,5 miliardi. Infine, aggiungere negozi e una sala per spettacoli in uno dei quartieri più densi di Parigi non aveva davvero senso.

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Il progetto di ammodernamento della stazione, voluto dallo Stato, ma senza dare i mezzi alla SNCF, non si ferma qui. Dopo questa prima fase da 55 milioni di euro realizzata a tempo di record – per non parlare degli straordinari lavori effettuati sulle piste – una seconda è fissata per il 2027. Perché la sala biciclette, per quanto elegante, non risolverà il problema saturazione del terminale cross-channel. Nei giorni di punta si incontrano fino a 12.000 persone. Gli spazi per i viaggiatori dovranno essere liberati nel soppalco. Infine, sulla soletta adiacente al parcheggio delle biciclette, dovrebbe essere realizzato un ultimo capannone per ospitare i servizi essenziali per l’accoglienza del pubblico.

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