Non è un segreto: il sovraffollamento carcerario è un problema nel nostro Paese. Con le carceri stracolme, le condizioni di lavoro del personale stanno diventando sempre più complicate. Recentemente la Procura di Liegi ha dovuto prendere una decisione piuttosto sorprendente.
Dal 25 ottobre le condizioni per la detenzione sono diventate molto severe. È semplice: d’ora in poi entreremo in carcere lentamente, per evitare il sovraffollamento delle carceri, spiegano i colleghi di Sudinfo.
Un esempio lampante è quello del carcere Lantin, situato nella regione di Liegi. E sfortunatamente è impossibile ampliarli e la costruzione di nuove carceri è molto costosa. Una cifra: quella di Anversa, che dovrebbe aprire i battenti nel 2026, costa più di 200 milioni di euro.
Per cercare di dare nuova vita alle carceri, si stanno adottando nuove misure. L’ultima riguarda la sospensione temporanea delle multe carcerarie. Si tratta di una lettera che indica la data in cui una persona, condannata da un tribunale, deve recarsi in un carcere per eseguire la pena.
“Questa sospensione dovrebbe consentire alle carceri sopraffatte di respirare un po’ prima di accogliere nuovi detenuti.“, spiega a Sudinfo un membro attivo del mondo giuridico di Liegi.
Un problema direttivo
In una direttiva ministeriale ricevuta dalla Procura di Liegi in ottobre, apprendiamo che essa chiedeva al servizio di esecuzione delle sentenze della Procura di Liegi di sospendere l’invio, fino all’11 novembre, delle convocazioni ai condannati a presentarsi in carcere.
Tuttavia, il 12 novembre, la procura di Liegi ha ricevuto una nuova lettera. Problema: la sospensione delle convocazioni è prorogata fino… al 26 novembre.
Concretamente ciò significa che alcuni detenuti aspettano il carcere dove andranno. Contattata da Sudinfo, la portavoce dell’amministrazione penitenziaria, Valérie Callebaut, fornisce i dettagli di questa misura.
“L’esecuzione delle condanne fino a cinque anni sarà temporaneamente rinviata per controllare i flussi di ingresso in carcere. (…) Questi rinvii non possono applicarsi a coloro che sono condannati per gravi reati violenti (omicidio, omicidio), furti gravi con violenza, percosse che comportano inabilità al lavoro, delitti morali, delitti terroristici e persone che rappresentano un pericolo immediato per la società. Inoltre, non si applica alle persone che si trovano già in custodia cautelare al momento della condanna.“.
sovraffollamento della prigione di Lantin