Vaccino antinfluenzale stagionale: quando, quanto e per chi?

Vaccino antinfluenzale stagionale: quando, quanto e per chi?
Vaccino antinfluenzale stagionale: quando, quanto e per chi?
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Per la stagione influenzale 2024-2025, il laboratorio Sanofi Pasteur prevede di distribuire il suo vaccino Vaxigrip. In totale saranno disponibili 250mila dosi, suddivise tra mercato pubblico e privato. Più precisamente, l’Istituto Pasteur e il Ministero della Salute dovrebbero ricevere 100.000 dosi, mentre il mercato privato, cioè farmacie e distributori all’ingrosso, beneficerà di 150.000 dosi, secondo una fonte di Sanofi Marocco-Tunisia-Libia contattata da Le360.

Come l’anno scorso, il siero, che sarà commercializzato al prezzo di 125,30 dirham, contiene quattro ceppi di virus influenzali uccisi (senza germi vivi) e consente una protezione più ampia e un migliore adattamento agli sviluppi epidemiologici.

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Il Ministero della Salute e della Protezione Sociale, ricorda, ha lanciato, il 7 novembre, la campagna nazionale per la prevenzione e il controllo dell’influenza e delle infezioni respiratorie acute, dal tema: “Influenza stagionale: vacciniamoci e rispettiamo le misure di barriera. Un’iniziativa che si estenderà per tutta la stagione influenzale, caratterizzata da un aumento della circolazione dei virus respiratori, in particolare quelli dell’influenza stagionale e del Covid-19.

Cosa consigliano i medici

La vaccinazione contro l’influenza stagionale è fortemente raccomandata ogni anno, in particolare tra i mesi di ottobre e febbraio, quando l’attività del virus influenzale è al suo massimo. Questa misura preventiva è rivolta soprattutto alle popolazioni più vulnerabili, quelle che sono esposte a un rischio maggiore di complicazioni gravi, ricorda il medico Tayeb Hamdi.

Le persone di età superiore ai 65 anni sono tra i primi obiettivi di questa campagna, il loro sistema immunitario è spesso indebolito, rendendoli più suscettibili alle infezioni gravi. Allo stesso modo, preoccupano soprattutto le persone che soffrono di malattie croniche, come il diabete o l’ipertensione.

Anche le donne incinte hanno la priorità, poiché hanno una maggiore suscettibilità alle infezioni respiratorie. La vaccinazione permette non solo di proteggersi, ma anche di offrire l’immunità passiva al proprio bambino durante i primi mesi di vita.

Al di là della vaccinazione, il rispetto delle barriere rimane cruciale. Queste misure, come indossare una maschera, lavarsi frequentemente le mani e limitare il contatto con le persone malate, integrano efficacemente l’immunizzazione per ridurre la diffusione del virus, insiste il professionista.

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