Bambini, in gran parte dimenticati nella ricerca contro le malattie tropicali trascurate

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Un paziente viene sottoposto a test per la tripanosomiasi africana umana, comunemente nota come malattia del sonno, in Ciad, il 3 aprile 2012. AFP PHOTO/HO/SANOFI

Un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), pubblicato il 7 novembre, è allarmato per le carenze nella ricerca e nello sviluppo per il trattamento delle malattie tropicali trascurate (NTD) nei bambini. “Queste malattie sono generalmente trascurate e i bambini sono ancora più colpiti da questa mancanza di investimenti”avance Martina Penazzato, coautore della relazione e direttore tecnico del Global Accelerator for Pediatric Formulations Network (GAP-f), una rete di organizzazioni non governative (ONG) e istituti di ricerca, coordinata dall’OMS, che mira ad accelerare lo sviluppo di trattamenti per i bambini. Uno studio scientifico metteva già in guardia nel 2019: meno della metà dei farmaci disponibili per le DTN avevano allora autorizzazione e informazioni per uso pediatrico.

Le DTN colpiscono le popolazioni povere, soprattutto in Africa, ma anche in Asia e in America Latina. L’OMS ne elenca 21. Alcuni colpiscono particolarmente i bambini. Questi ultimi rappresentano, ad esempio, la metà dei casi di leishmaniosi viscerale, una malattia parassitaria trasmessa da piccoli insetti, i flebotomi, che se non trattata è mortale.

L’OMS ha identificato, per la prima volta nel 2023, sette farmaci pediatrici il cui sviluppo è una priorità per cinque malattie non trattate: bilharzia, tripanosomiasi africana, scabbia, oncocercosi o “cecità fluviale” e leishmaniosi viscerale.

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Per l’industria farmaceutica, l’interesse commerciale nello sviluppo di farmaci pediatrici per le NTD è basso. La percentuale di bambini colpiti è talvolta sconosciuta, perché la loro diagnosi è meno accurata rispetto agli adulti. E i piccoli pazienti possono ritrovarsi sparsi in paesi diversi. “Le sperimentazioni cliniche sui bambini costano di più perché spesso bisogna fare più gruppi di età diverse”aggiunge Michelle Childs, advocacy officer dell’Iniziativa sui farmaci per le malattie trascurate (DNDi).

L’amarezza deve essere ridotta

Stanno prendendo il sopravvento ONG come DNDi, con sede in Svizzera, o Medicines Development for Global Health, in Australia. “Spesso conducono ricerche che i produttori non fanno”observe Martina Penazzato. “I bambini non sono piccoli adulti. Il modo in cui il loro corpo metabolizza i trattamenti è diverso”spiega Michelle Childs.

“Un medicinale non deve solo essere sicuro ed efficace. Nel caso dei bambini deve essere anche facile da somministrare”ricorda Martina Penazzato. Secondo il rapporto, il 70% di quelli indicati per le DTN, inclusi nella lista dei farmaci essenziali per i bambini dell’OMS, non sono disponibili in formulazioni adeguate. Le compresse sono più facili da trasportare rispetto agli sciroppi e tollerano meglio le temperature tropicali. Ma i più piccoli non possono inghiottirli.

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