una sorpresa sulla RN, un 2° turno molto incerto

una sorpresa sulla RN, un 2° turno molto incerto
una sorpresa sulla RN, un 2° turno molto incerto
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La RN è in una posizione di forza in queste elezioni legislative del 2024, se vogliamo credere ai risultati dei sondaggi. Ma sorprendentemente, anche la sua vittoria è molto temuta.

Niente sembra fermare il buon momento del Raggruppamento Nazionale nei sondaggi per le elezioni legislative del 2024, il partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella è nettamente in testa nelle intenzioni di voto al primo turno. La sinistra, unita sotto la bandiera del Nuovo Fronte Popolare, è in seconda posizione, con diversi punti di vantaggio sui partiti della maggioranza presidenziale.

Due elementi sono degni di nota: in primo luogo, è probabile che, nonostante la vittoria alle urne, la RN non abbia la maggioranza assoluta e quindi che l’estrema destra non riesca a formare un governo. D’altra parte, il sondaggio Ipsos del 22 giugno mostra che solo il 39% dei francesi vuole la vittoria della RN (il 31% vuole che vinca la sinistra, il 29% che vinca la maggioranza presidenziale). Ciò è una sorpresa visti i sondaggi che mostrano la RN molto chiaramente in vantaggio: la grande maggioranza dei francesi non vuole che la RN vinca le elezioni legislative del 2024.

La campagna elettorale legislativa potrebbe riservare ancora sorprese, così come i risultati delle votazioni del 30 giugno e del 7 luglio, e la politica francese rischia innegabilmente di essere sconvolta. Se i risultati dei sondaggi legislativi sono interessanti per comprendere le tendenze e le preferenze degli elettori in un dato momento, non dovrebbero essere considerati previsioni. Tanto più che le elezioni legislative sono simili a 577 elezioni locali, una per ogni collegio elettorale, alcune delle quali inclinate più a sinistra e altre più a destra, ma le votazioni si svolgono su scala nazionale. I sondaggi del 2° turno sono quindi ancor più soggetti a cautela, perché i candidati qualificati e il gioco dei riporti di voto sono difficilmente comprensibili per gli istituti.

Quali sono i risultati delle urne al primo turno delle elezioni legislative?

► L’ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto

Il Raggruppamento Nazionale resta al di sopra della soglia del 30% nelle intenzioni di voto nell’ultimo sondaggio Ifop-Fiducial per LCI, Le Figaro e Sud Radio e in quello di Opinionway per Cnews, Europe 1 e JDD, pubblicati il ​​21 giugno. Il partito estremo supera anche la soglia simbolica di un terzo delle intenzioni di voto con punteggi del 34 e 35% nei due sondaggi sopra citati.

Se il sindacato della sinistra non si lascia superare dall’estrema destra, rimane comunque indietro di 5-8 punti. Ma è la maggioranza presidenziale a completare il terzetto di testa con un punteggio inferiore a quello dei primi due gruppi di opposizione e spesso inferiore alla soglia del 20%. Il campo di Emmanuel Macron, però, riconquista qualche punto nei sondaggi Ifop-Fiducial senza però recuperare terreno sugli avversari. Il divario che era intorno ai dieci punti si sta riducendo per avvicinarsi a quello che separa la RN dal Nuovo Fronte Popolare. Resta il fatto che, secondo questo sondaggio, la maggioranza presidenziale ha ancora meno probabilità di qualificarsi al secondo turno rispetto agli altri due blocchi.

NB: le liste con lo 0,0% non sono state misurate come tali dall’istituto negli ultimi rilevamenti sulle intenzioni di voto, ma inserite nelle liste sindacali, secondo gli accordi di partito.

► La curva di evoluzione dei sondaggi

I sondaggi sulle intenzioni di voto per le elezioni legislative potranno evolversi in funzione dei fatti della campagna e in particolare dell’offerta politica che sarà proposta il 30 giugno e il 7 luglio. Ecco gli sviluppi osservati man mano che avanzano le indagini degli istituti. Un indicatore delle dinamiche che possono influenzare i risultati delle elezioni:

Quali risultati nel 2° turno delle elezioni legislative e quale previsione in termini di numero di seggi?

Queste stime danno una prima idea della nuova composizione dell’Assemblea nazionale: secondo il sondaggio Elabe per BFMTV, la RN diventerebbe il primo gruppo nell’Assemblea. L’alleanza di sinistra formerebbe la seconda forza e il gruppo di maggioranza presidenziale perderebbe il potere. I repubblicani sarebbero notevolmente indeboliti.

Queste proiezioni del secondo round suggeriscono una situazione storica. Con una maggioranza assoluta di 289 voti, il partito della fiamma non riuscirebbe a regnare supremo sull’Assemblea nazionale, ma basterebbero pochi voti combinati per avere il controllo del potere legislativo. Sarebbe quindi bello vedere uno dei suoi membri essere nominato Primo Ministro e altri nominati all’interno del governo. Oggi, la RN ha 89 funzionari eletti. Ne contava 8 nel 2017. A quel tempo, La République en Marche (oggi Renaissance) aveva 308 seggi. Dopo essere sceso nel 2022 a 244 deputati, perdendo così la maggioranza assoluta, il partito fondato da Emmanuel Macron continuerebbe quindi il suo declino.

Da notare che alla fine del 2023, il partito Les Républicains ha commissionato un sondaggio all’istituto Ipsos sulle intenzioni di voto dei francesi se le elezioni legislative si fossero svolte a breve. Presentato nel marzo 2024 da Gli Obs, i risultati hanno mostrato che l’Assemblea nazionale potrebbe inclinarsi notevolmente verso l’estrema destra, o addirittura passare alla maggioranza del RN. Secondo le risposte ottenute dall’Ipsos, tra i 243 ei 305 seggi potrebbero essere conquistati dalla formazione di Marine Le Pen e Jordan Bardella.

Da notare che secondo un sondaggio Elabe per BFMTV e La Tribune Dimanche pubblicato il 16 giugno, il 32% dei francesi vuole una vittoria per la RN, il 26% dice di volere una vittoria per l’alleanza di sinistra, il Nuovo Fronte Popolare, e il 17% Se saranno il Rinascimento e la maggioranza presidenziale a vincere le elezioni legislative del 2024, il 25% degli intervistati non ha alcuna opinione sulla questione.

Sondaggi del 2° turno distorti dai triangolari

Le proiezioni relative al numero dei voti sono ancora molto incerte, a causa della natura unica di ciascuna delle 577 elezioni legislative. Un parametro molto importante sfugge completamente ai sondaggisti e ai loro modelli: il numero di elezioni triangolari nel secondo turno di queste elezioni legislative. Con una forte partecipazione, stimata in oltre il 60% da parte degli istituti, è probabile che in molte circoscrizioni elettorali 3 candidati si qualificheranno per il secondo turno. Per quello ? Qualsiasi candidato che ottiene almeno il 12,5% dei voti degli elettori registrati si qualifica per il 2° turno: più persone votano, più bassa è la soglia di qualificazione.

Tuttavia, non sappiamo cosa faranno i candidati e i partiti nel caso di una situazione triangolare. Senza il ritiro di un concorrente in una situazione triangolare, è storicamente e meccanicamente l’estrema destra la più avvantaggiata, a causa della dispersione dei voti tra gli altri due candidati. È troppo presto per sapere cosa faranno i candidati coinvolti nelle elezioni triangolari, quali saranno le istruzioni di voto e come verranno trasferiti i voti.

Dobbiamo quindi tenere presente, quando ci avviciniamo a tutte queste proiezioni, i limiti dei sondaggi sulle elezioni legislative. Le ipotesi nazionali a volte si scontrano con la realtà sul campo, dove la scelta del voto non sempre viene fatta secondo le proprie convinzioni. Alcuni territori lo dimostrano. I territori più rurali e le circoscrizioni composte da piccoli comuni sembrano più propensi a votare per il Raduno Nazionale, questo è anche quanto emerge dall’analisi dei risultati delle elezioni europee 2024 I comuni rurali da 2000 a 20.000 residenti hanno in gran parte optato per Giordano Bardella domenica 10 giugno, come dimostra l’indagine Elabe per La Tribune e BFMTV.

© Elebe

Resta il fatto che i sondaggi evidenziano una dinamica dell’estrema destra che merita di essere guardata con attenzione: i rilevamenti sulle intenzioni di voto degli elettori realizzati prima delle ultime elezioni (presidenziali, legislative, europee) sono sempre meno lontani dalla realtà il conteggio. Anche i risultati europei sono stati particolarmente attesi dai sondaggisti.

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