Il settantenne ha parlato martedì 19 novembre, quando inizieranno le difese degli avvocati delle parti civili, dopo due mesi e mezzo di udienza presso il tribunale di Avignone.
“È ora di cambiare il modo in cui consideriamo lo stupro”si è chiesta Gisèle Pelicot martedì 19 novembre, durante il suo ultimo intervento al processo per stupro di Mazan, che per lei è quello “viltà” e un “società maschilista e patriarcale”. “Per me questo processo sarà il processo della codardia” ha ripetuto tre volte la settantenne, di fronte al suo ormai ex marito, Dominique Pelicot, a testa bassa nel palco degli imputati. “È giunto il momento che la società maschilista e patriarcale, che banalizza lo stupro, cambi, è ora di cambiare il modo in cui consideriamo lo stupro”ha poi continuato Gisèle Pelicot, consegnata per un decennio dal marito a decine di sconosciuti reclutati su Internet, dopo averla drogata.
“Dall'inizio di questo processo, ho sentito molte cose, non erano udibili…”ha indicato, riconoscendo che la successione dei 51 imputati alla sbarra dall'inizio di settembre, conclusasi martedì mattina da Philippe L., 62 anni, ha generato “una fatica che si fa sentire”. “Ho visto persone prendere posizione e negare lo stupro”per la maggior parte, e “Ho molta difficoltà ad affrontare questa banalità. Voglio dire a questi uomini: in quale momento quando è entrato in questa stanza la signora Pelicot le ha dato il consenso? In quale momento diventi cosciente di questo corpo inerte? A che punto non lo denuncerai alla polizia?ha aggiunto. “Ho sentito: “Ero controllato a distanza.” ho sentito: “Ho bevuto un bicchiere d’acqua, mi sono drogato”. Ma quando non hanno colpito?
Gisèle Pelicot è stata poi interrogata da diversi avvocati sulla sua relazione con l'ex marito o su come non sia riuscita a scoprire nulla dei circa 200 stupri subiti tra il 2011 e il 2020, la metà dei quali perpetrati da suo marito. “Sono pochi quelli che si assumono la responsabilità delle proprie azioni. Hanno violentato! Sento questo signore che dice: “Un dito non è stupro”. Lascialo meravigliare!protestò.
Ha anche smentito il fatto che avrebbe potuto stare con il suo ex marito durante i cinquant'anni della sua vita “sotto l'influenza” O “manipolato” : “Pensi che sarei rimasto per 50 anni con qualcuno che mi avesse manipolato? […] Assolutamente nulla ha attirato la mia attenzione!” “Il signor Pelicot aveva molte fantasie, ma non potevo soddisfarle tutte con lui. Ma perché siamo arrivati a questo? Penso che quello che voleva era Madame Pelicot e non un'altra persona. Dato che non volevo andare in un club di scambisti, ha detto che ha trovato la soluzione facendomi dormire. E lascia andare: “Ho perso dieci anni della mia vita che non riavrò mai più. Mai ! Questa cicatrice non si chiuderà mai!”
Aggiornamento alle 11:48, aggiunte citazioni di Gisèle Pelicot.