Quando si sospetta un attacco di lupi, gli esperti conducono le indagini – rts.ch

Quando si sospetta un attacco di lupi, gli esperti conducono le indagini – rts.ch
Quando si sospetta un attacco di lupi, gli esperti conducono le indagini – rts.ch
-

Quando un allevatore perde uno dei suoi animali, inizia un’intera indagine. Lupo o non lupo, di chi è la colpa? Rolf Christen lo ha sperimentato dopo aver perso due delle sue mucche. Per ottenere la riparazione, il DNA deve parlare.

“Normalmente sarebbero qui a leccarmi le braccia.” A una quindicina di chilometri da Yverdon-les-Bains, Rolf Christen esamina da lontano le sue mucche. Dalla famosa notte non si sono più avvicinati, lamenta l’allevatore.

Il 30 maggio risultavano dispersi due animali. Pochi giorni dopo, li scoprì con orrore, senza vita in un burrone: erano caduti mortalmente. In questa zona inaccessibile è necessaria l’evacuazione con l’elicottero.

Alla fine di maggio l’allevatore ha scoperto due delle sue mucche in un burrone. [RTS]

Poi inizia una vera e propria indagine. I cavi elettrici sono stati distrutti e una terza mucca è scampata al peggio. “C’era un buco” nel suo fianco, dice il proprietario del bestiame. Durante il prelievo del DNA, l’allevatore è già certo che l’arma del delitto siano effettivamente “i canini del lupo”. Toccherà però alle autorità confermarlo.

>>Leggi anche: I dati confermano un forte aumento degli attacchi di lupi nel Canton Vaud

Il lavoro degli esperti

Una volta prelevato il campione, i campioni vengono inviati nella regione di Berna alla fondazione Kora, che monitora i grandi carnivori in Svizzera. Kora spedisce quindi il DNA in provette anonimizzate al dipartimento di ecologia ed evoluzione dell’Università di Losanna (Unil), l’unico laboratorio in Svizzera, che a sua volta invia le sue analisi a Kora. Infine il Cantone viene informato del risultato.

Il processo richiede tempo. Ogni anno arrivano all’Unil più di 2.000 campioni: escrementi, capelli, campioni di ferite. E di questi, il 40% non dà risultati.

Serve innanzitutto la presenza della “saliva del predatore”, questa non è necessariamente garantita, spiega Luca Fumagalli, genetista. E se così fosse, bisognerebbe ancora trovare cellule di DNA che non siano state degradate dai “raggi UV, dalla temperatura o addirittura dall’umidità”, aggiunge il professore.

Risarcito se l’attacco è provato

Nel caso dell’allevatore del nord del Vaud i campioni erano proprio di qualità troppo scadente. Quest’ultimo rimane ora senza risposta: chi pagherà il conto dell’elicottero? E come possiamo compensare la perdita di animali? La legge, infatti, prevede un risarcimento solo in caso di accertato attacco da parte del carnivoro.

>>Leggi anche: Il conto del lupo in Svizzera è stimato a 10 milioni di franchi all’anno E Il lupo si nutre principalmente di prede selvatiche.

“Non una lettera, non una chiamata, niente…” dice Rolf Christen. In attesa di sapere se fosse il lupo a cacciare la sera del 30 maggio, l’allevatore monitorò personalmente le sue mucche due volte per notte.

Soggetto televisivo: Jacqueline Pirszel

Adattamento web: Doreen Enssle

-

PREV Concerti, festival estivi: le azioni giuste da intraprendere per prendersi cura del proprio udito
NEXT forte partecipazione in Nuova Caledonia, municipio bloccato nella parte orientale dell’arcipelago